Pagina:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu/483: differenze tra le versioni

 
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{{ct|f=100%|v=1|GLI ABUSI MODERNI}}
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{{ct|f=90%|v=1|A Federico Meninni, fisico e poeta}}
<poem>
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Al terminar degli anni eccomi giunto;
A Federico Meninni, fisico e poeta
Al terminar degli anni eccomi giunto;
e del mio albergo alla prigion rinchiuso,
e del mio albergo alla prigion rinchiuso,
vivo nel mondo e son dal mondo escluso,
vivo nel mondo e son dal mondo escluso,
ché ’l piè tremante al camminar fé’punto.
ché ’l piè tremante al camminar fe’ punto.
Se non vaglio a formar debile un passo,
Se non vaglio a formar debile un passo,
m’aggiro immoto, e fra i veduti oggetti,
m’aggiro immoto, e fra i veduti oggetti,
ch’a riveder mi sono ora interdetti,
ch’a riveder mi sono ora interdetti,
pellegrinando col pensier mi spasso.
pellegrinando col pensier mi spasso.
Piani erbosi solcar mugghiami bighe,
Piani erbosi solcar mugghiami bighe,
che la lunghezza lor stanca la vista,
che la lunghezza lor stanca la vista,
col pensier veggio, e separar l’arista
col pensier veggio, e separar l’arista
dai biondi grani in flaggellar le spighe.
dai biondi grani in flaggellar le spighe.
Or godo meditar vago ricinto,
Or godo meditar vago ricinto,
che di piante fruttifere ripieno
che di piante fruttifere ripieno
Pomona alletta a riposarvi in seno,
Pomona alletta a riposarvi in seno,
e ’l suo tesor dal variare è vinto.
e ’l suo tesor dal variare è vinto.
Collinette frondose e selve chete,
Collinette frondose e selve chete,
oscurissime valli, orridi monti,
oscurissime valli, orridi monti,
laghi, fiumi, ruscelli e chiari fonti
laghi, fiumi, ruscelli e chiari fonti
rendono al mio pensier l’ore piú liete.
rendono al mio pensier l’ore piú liete.
Borghi, ville, cittá chiuse ed aperte,
Borghi, ville, cittá chiuse ed aperte,
che dan ricovro ai passaggieri erranti,
che dan ricovro ai passaggieri erranti,
torno a veder co’ miei pensier vaganti,
torno a veder co’ miei pensier vaganti,
calco senza partir strade deserte.
calco senza partir strade deserte.
Irato il dio del procelloso regno
Irato il dio del procelloso regno
vedo (lungi il timor) come* giá vidi,
vedo (lungi il timor) come giá vidi,
e poi placato passeggiando i lidi
e poi placato passeggiando i lidi
di bella calma in sen depor lo sdegno.
di bella calma in sen depor lo sdegno.
Ritornan quindi alla memoria viva
Ritornan quindi alla memoria viva
della mia fresca etade i tempi e gli anni;
della mia fresca etade i tempi e gli anni;
m’addolora il veder del tempo i danni,
m’addolora il veder del tempo i danni,