Pagina:Alberti - Della pittura e della statua, Milano, 1804.djvu/89: differenze tra le versioni

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{{Pt|tauri|centauri}} che tumultuassero insieme, sarebbe cosa da pazzi, in tanto sfrenato e bestiale tumulto che vi fosse alcuno che addormentato mediante il vino diacesse. Oltra di questo sarebbe ancora difetto se gli uomini in uguale distanza apparissero maggiori questi che quelli, come che se in pittura si facessero i cani grandi quanto i cavalli. E non sarebbe ancor poco da vituperare, che io veggo il più delle volte dipinti in uno edificio gli uomini come che rinchiusi in un forziere, nel quale cappiono a gran pena a sedere, o ristretti in un cerchio. Tutti i corpi adunque debbon confarsi, mediante la grandezza e mediante l’officio, a quella cosa per la quale son fatti. Ma l’istoria che ragionevolmente sia da lodare e guardare con maraviglia, bisogna che sia tale che con alcuni allettamenti si dimostri esser tanta dilettevole ed ornata, che intrattenga lungamente gli occhi di coloro che sanno, e di quei che non sanno, con piacere, e con dilettazione dell’animo. La prima cosa che nell’istoria arreca, e ti porge piacere, è essa copia e varietà delle cose. Imperocchè siccome ne’ cibi, e nella musica sempre la nuova ed inusitata abbondanza, sì forse per le altre cose, sì ancora diletta non senza maraviglia per quella causa che è diversa, e differente dalle cose antiche e consuete; così in ogni varietà di cose, ed in ogni abbondanza l’animo si compiace, e diletta. E perciò
BELLA PITTURA
tauri che tumultuassero insieme, sarebbe
cosa ila pazzi, in tanto sfrenato e bestiale
tumulto die vi fosse alcuno che addormen¬
tato mediante il vino diacesse. Oltra di
questo sarebbe ancora diletto se gli uomini
111 uguale distanza apparissero maggiori que¬
sti che quelli , come che se in pittura si
facessero i cani grandi quanto i cavalli. lì
non sarebbe ancor poco da vituperare, che
.io veggo il più delle volte dipinti iu uno
edificio gli uomini come che rinchiusi in
un forziere, nel quale cappiono a gran
pena a sedere, o ristretti in un cerchio.
Tutti i corpi adunque debbon confarsi ,
mediante la grandezza e mediante l’officio,
a quella cosa per la quale son falli. Ma
l’istoria che ragionevolmente sia da lodare
e guardare con maraviglia, bisogna che sia
tale che con alcuni allettamenti si dimostri
esser tanta dilettevole ed ornala, che iu trat¬
tenga lungamente gli occhi di coloro che
sanno, c di quei che non sanno, con pia¬
cere , e con dilettazione dell’ animo . La
prima cosa che nell’istoria arreca, e ti
porge piacere, è essa copia e varietà delle
cose . Imperocché siccome ne’ cibi, e nella
musica sempre la nuova ed inusitata ab¬
bondanza , sì forse per le altre cose, sì
ancora diletta non senza maraviglia per
quella causa che è diversa, e differente
dalle cose antiche e consuete ; così in ogni
varietà di cose, ed in ogni abbondanza
l’animo si compiace , e diletta . E perciò