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dere né* lati, per dove ha da pattare il SantifS- mo Sacramentò, diftribuite in varj càneftrì lé Te¬ menti dèi grano, ma'iz, e legami, delle quali fi hanno i fervile à fementare i campi, acciocché divengano partecipi della benedizion di Dio , he le faccia'Moltiplicare a mifura della lor rie- Teflità. ' r
122 II Cristianesimo Felice

dere né* lati, per dove ha da pattare il SantifS-
Al fine della Metta folennemente cantata fi ordina la Proceffìone alla forma , che fi pratica In Europa. Il Sacerdote va fotto il Baldacchino veftito dì Piviale, le cui falde in mancanza di facerdoti. fono foftenute da'Cherici. Intervengo- ho tutti i Cantori, che diftribum in varj Cori alternatamente fi corrifpondonp , Ad ogni capo di ftrada (la eretto un’ Altare , fenza ori e fen¬ za argenti, è vero; ma prnato con tal fimme- tfia da erbe, e fiori naturali e finti , che (Ve¬ gliano, a divozione forfè più che gli apparati più prcziofi fra noi. Quivi fi fuol polare ìl Santifli-4 mo, mentre iMiifici cantano qualche facro Mot¬ tetto, terminato alle volte con un breve ed af- fettuofo collòquio. Altro,'ficcòme ditti, non fi lènte dapertutto, che odore di fiori e di profu¬ mi . Ma quel che chiamar veramente u può Cbrifti bonus' odor, e che riefce più gradito a quei divino Signore, di cui fi fa la fetta, fièlafom- ma divozione, che fi oflèrva in tutto quel buon Popolo, e in tutta la facra funzione. Interven¬ gono alla Proceffìone tutti gli uomini, eccettua¬ ti i legittimamente impediti. Precedono dopo la CroceParrodiiale i Fanciulli colle mani giunte, e nella (tetta .maniera fegyitanq tutti gli altri mafehi, che nòtì Tono nelle Congregazioni , per¬ ché ognuna vièn poi dopo col (ìió (tendardo , e colle tnfegne rappìefentanti il fuo Titolare . Va avanti la gioventù , le tengono dietro i più at- temT
mo Sacramentò, diftribuite in varj càneftrì lé Te¬
menti dèi grano, ma'iz, e legami, delle quali fi
hanno i fervile à fementare i campi, acciocché
divengano partecipi della benedizion di Dio ,
he le faccia'Moltiplicare a mifura della lor rie-
Teflità. ' r
' Al fine della Metta folennemente cantata fi
ordina la Proceffìone alla forma , che fi pratica
In Europa. Il Sacerdote va fotto il Baldacchino
veftito dì Piviale, le cui falde in mancanza di
facerdoti. fono foftenute da'Cherici. Intervengo-
ho tutti i Cantori, che diftribum in varj Cori
alternatamente fi corrifpondonp , Ad ogni capo
di ftrada (la eretto un’ Altare , fenza ori e fen¬
za argenti, è vero; ma prnato con tal fimme-
tfia da erbe, e fiori naturali e finti , che (Ve¬
gliano, a divozione forfè più che gli apparati più
prcziofi fra noi. Quivi fi fuol polare ìl Santifli-4
mo, mentre iMiifici cantano qualche facro Mot¬
tetto, terminato alle volte con un breve ed af-
fettuofo collòquio. Altro,'ficcòme ditti, non fi
lènte dapertutto, che odore di fiori e di profu¬
mi . Ma quel che chiamar veramente u può
Cbrifti bonus' odor, e che riefce più gradito a quei
divino Signore, di cui fi fa la fetta, fièlafom-
ma divozione, che fi oflèrva in tutto quel buon
Popolo, e in tutta la facra funzione. Interven¬
gono alla Proceffìone tutti gli uomini, eccettua¬
ti i legittimamente impediti. Precedono dopo la
CroceParrodiiale i Fanciulli colle mani giunte,
e nella (tetta .maniera fegyitanq tutti gli altri
mafehi, che nòtì Tono nelle Congregazioni , per¬
ché ognuna vièn poi dopo col (ìió (tendardo , e
colle tnfegne rappìefentanti il fuo Titolare . Va
avanti la gioventù , le tengono dietro i più at-
temT