Orlando furioso (1928)/Canto 46: differenze tra le versioni

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Veggo un’altra Genevra, pur uscita
Del medesmo sangue, e Iulia seco;
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==[[Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/636]]==
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Con lor Lattanzio e Claudio Tolomei,
E Paulo Pansa e ’l Dresino e Latino
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Salvò, diciamo, al buon Ruggier la vita.
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==[[Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/637]]==
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20]
Questa Melissa, come so che detto
V’ho molte volte, avea sommo desire
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Né per questo interrompe il suo lamento,
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==[[Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/638]]==
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interrompe il suo lamento,
Né cessano i sospir, né il pianto cessa.
Leon si ferma, e sta ad udire intento;
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Ma fe’ ch’esser tuo sempre io mi disposi.
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==[[Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/639]]==
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36]
Tu mi pregasti, non sapendo ch’io
Fossi Ruggier, ch’io ti facessi avere
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Per legitima moglie averla io poi.
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==[[Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/640]]==
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44]
Non che di lei, ma restar privo voglio
Di ciò c’ho al mondo, e de la vita appresso,
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==[[Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/641]]==
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S’appresentò Ruggier con l’augel d’oro
Che nel campo vermiglio avea due teste,
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Ch’odiato avea, conobbe esser Ruggiero.
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==[[Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/642]]==
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60]
E corse senza indugio ad abbracciarlo,
Né dispiccar se gli sapea dal collo.
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Come la volpe al varco il lepre aspetta.
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==[[Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/643]]==
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68]
Oltre che già Rinaldo e Orlando ucciso
Molti in più volte avean di quei malvagi;
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==[[Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/644]]==
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Con eccellente e singulare ornato
La notte inanzi avea Melissa maga
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E in Roma sin a Costantin si tenne;
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==[[Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/645]]==
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84]
Quel Costantin di cui doler si debbe
La bella Italia, fin che gir il cielo.
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==[[Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/646]]==
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Di filosofi altrove e di poeti
Si vede in mezzo un’onorata squadra.
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Vedesi quivi chi è buon cavalliero;
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==[[Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/647]]==
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chi è buon cavalliero;
Che vi son mille lance il giorno rotte:
Fansi battaglie a piedi e a destriero,
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Che verso lui fe’ sempre il suo dovere:
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==[[Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/648]]==
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108]
E ch’a difender la sua causa era atto,
Senza torre in aiuto suo veruno;
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==[[Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/649]]==
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La lancia del pagan, che venne a corre
Lo scudo a mezzo, fe’ debole effetto:
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==[[Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/650]]==
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Rodomonte per questo non s’arresta,
Ma s’aventa a Ruggier che nulla sente;
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==[[Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/651]]==
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Di forza a Rodomonte una gran parte
La coscia e ’l fianco aperto aveano tolto.
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Di far quel empio Saracin morire.
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==[[Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/652]]==
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140]
E due e tre volte ne l’orribil fronte,
Alzando, più ch’alzar si possa, il braccio,
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[[fr:Roland furieux/Chant XLVI]]
==[[Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/653]]==