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DELL’UNIVERSALITA’ E DELLE TRADIZIONI 121


I libri contemporanei, necessariamente, ci si impongono con molta più forza, e fretta, e in maggior numero degli antichi, perchè entrano a far parte dei nostri interessi e della nostra vita, non tanto spirituale, quanto giornaliera. Chiunque va a colazione da uno scrittore, che ha pubblicato Un libro da poco, si metterà piuttosto a leggere quel libro che l’«Orlando Furioso».

Ma oltre che per questo gioco d’interessi e di impegni, dobbiamo confessare che, a parità di bellezza, un libro contemporaneo ci diverte più di un antico; nel libro contemporaneo, troviamo oltre il piacere dell’arte con cui è narrata una vicenda, anche il piacere di poterne controllare la fonte negli’ avvenimenti del mondo; e questo è un piacere vivace, perchè ci permette di misurare più da vicino le difficoltà di cui il libro è stato il trionfatore. Il libro contemporaneo, satira di costumi e partiti, panegirico di idee e persone, può riferirsi a mille sottintesi, che abbiamo la gloria di indovinar facilmente.

La letteratura contemporanea ci accompagna dunque nella vita più dell’antica. Si capisce quindi il valore di suggestione storica che acquistano quelle opere, che discendono da un’opera passata. Quando in un romanzo noi sentiamo la presenza diffusa di un modello o di una tradizione, risaliamo naturalmente il corso della storia letteraria. Curiosi di vedere in che misura l’autore moderno discenda dal vecchio e in che misura se ne distacchi,