Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo III.djvu/187: differenze tra le versioni
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<section begin=s1/>attrappanne la persona, guardandosi pel momento dal gastigarlo in riverenza, a mio credere, dei personaggi ivi raccolti ma condottolo non guari dopo altrove d’ordine di Belisario lo mettono a morte. Questa é la sola azione del condottiero per verità non assolutamente onesta, né degna d’un animo liberale; quando in cambio mai sempre ebberlo tutti esperimentato umanissimo : é forza adunque |
<section begin="s1" />{{Pt|tore|assalitore}} il ferro, e quindi altamente fremendo attrappanne la persona, guardandosi pel momento dal gastigarlo in riverenza, a mio credere, dei personaggi ivi raccolti ma condottolo non guari dopo altrove d’ordine di Belisario lo mettono a morte. Questa é la sola azione del condottiero per verità non assolutamente onesta, né degna d’un animo liberale; quando in cambio mai sempre ebberlo tutti esperimentato umanissimo : é forza adunque ripetere fosse battuta l’ora estrema di Constantino.<section end="s1" /> |
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{{Centrato|C A P O IX.}} |
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I. In epoca non molto posteriore i Gotti bramosi di macchinare contro le mura di Roma calarono da prima alcuni militi in un acquidotto prosciugato sul cominciar della guerra : or questi con lumi e fiaccole in mano procedevano lungo quella via in traccia d’una entrata nella città, quando per tal apertura, di cui andavano fornita la volta non lunge dalla Porta Pinciana, una delle costei guardie al vedere l’insolito chiarore narrò la cosa ai compagni, i quali, poiché la fabbrica del canale non elevavasi da terra, congetturarono essersi gli occhi di lui avvenuti a quelli di un lupo, scintillanti come fuoco, nel mentre che questo passava |
I. In epoca non molto posteriore i Gotti bramosi di macchinare contro le mura di Roma calarono da prima alcuni militi in un acquidotto prosciugato sul cominciar della guerra : or questi con lumi e fiaccole in mano procedevano lungo quella via in traccia d’una entrata nella città, quando per tal apertura, di cui andavano fornita la volta non lunge dalla Porta Pinciana, una delle costei guardie al vedere l’insolito chiarore narrò la cosa ai compagni, i quali, poiché la fabbrica del canale non elevavasi da terra, congetturarono essersi gli occhi di lui avvenuti a quelli di un lupo, scintillanti come fuoco, nel mentre che questo passava<section end="s2" /> |
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