La città del re lebbroso/Capitolo XII - Una grande battuta d'elefanti: differenze tra le versioni

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«Che non me lo scorderò mai, dovessi vivere mille anni,» rispose Roberto. «Ed ora come faranno ad ammaestrarli?»
 
«Gli elefanti si adattano rapidamente alla schiavitù. Si lasciano un paio di giorni a digiuno, poi dei ''mahut'' portano loro del cibo abbondante, buone erbe, canne da zucchero e anche del ''toddy''.»
 
«I prigionieri cominciano così ad affezionarsi ai loro provveditori e ad obbedirli. Dopo qualche mese essi sono perfettamente ammaestrati.
 
Taluni hanno qualche volta delle velleità di rivolta, ma le femmine s'incaricano di calmarli a colpi di tromba.