Pagina:L'ombra del passato.djvu/59: differenze tra le versioni
Wikipedia python library |
Nessun oggetto della modifica |
||
Intestazione (non inclusa): | Intestazione (non inclusa): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
{{RigaIntestazione| |
{{RigaIntestazione||{{Sc|l'ombra del passato}}|55}} |
||
Corpo della pagina (da includere): | Corpo della pagina (da includere): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
di melica e di granoturco, biondi di frumento, circondati d’alberi e di viti. Dopo la morte di Giovanni, i due figli del Pirloccia lavoravano il Vasto possedimento della zia. Adone non amava la compagnia di questi due giovanotti che lo vedevano di mal occhio e lo deridevano: specialmente Marco, il moro, quello che rassomigliava al Pirloccia, gli riusciva antipatico. L’altro, Agostino, era alto e svelto, ma d’una bruttezza straordinaria: il suo scialbo viso di albino, dagli occhi lattei, miopi, dalla bocca grande e i denti sergenti esprimeva tuttavia una certa bontà. Entrambi, non ancora ventenni, erano fidanzati con due belle ragazze. Fra loro, non andavano troppo d’accordo, anzi questionavano spesso: erano però due forti lavoratori, e non amavano Adone perchè lo ritenevano un ragazzo poltrone. Egli a sua volta li temeva e li scansava, e la sua antipatia si riversava anche su gli altri due figli del Pirloccia, che frequentavano assieme con lui la prima classe elementare. |
|||
⚫ | |||
Fra loro, non andavano troppo d’accordo, anzi questionavano spesso: erano però due forti lavoratori, e non amavano Adone perchè lo ritenevano un ragazzo poltrone. Egli a sua volta li temeva e li scansava, e la sua antipatia si riversava anche su gli altri due figli del Pirloccia,’ che frequentavano assieme con lui la prima classe elementare. |
|||
⚫ | |||
Il Pirloccia veniva spesso, occupandosi degli affari di Tognina: non raccontava più le sue storie di viaggio, e pareva non s’accorgesse affatto di Adone. Dopo la morte dello zio non si apparecchiava più la tavola: la vedova mangiava seduta davanti al camino. Adone la imitava volentieri, dividendo il suo pranzo col gatto. |
Il Pirloccia veniva spesso, occupandosi degli affari di Tognina: non raccontava più le sue storie di viaggio, e pareva non s’accorgesse affatto di Adone. Dopo la morte dello zio non si apparecchiava più la tavola: la vedova mangiava seduta davanti al camino. Adone la imitava volentieri, dividendo il suo pranzo col gatto. |