Pagina:Boccaccio - Il comento sopra la Commedia di Dante Alighieri di Giovanni Boccaccio nuovamente corretto sopra un testo a penna. Tomo I, 1831.djvu/280: differenze tra le versioni

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di Cesare e di Pompeo, e {{AutoreCitato|Publio Virgilio Marone|Virgilio}} scrisse la venuta d’Enea in Italia, e le guerre quivi fatte da lui con Turno re de’ Rutoli:
St6o COMENTO DEL BOCCACCI
<poem>''Fannomi onore, e di ciò fanno bene''.</poem>{{Ni}}Convenevole cosa è onorare ogni uomo, ma spezialmente quelli li quali sono d’una medesima professione, come costoro erano con Virgilio. ''Così'', come scritto è, ''vidi adunar'', cioè congregare, essendosì Virgilio congiunto con loro, ''la bella scuola''. Scuola in greco viene a dire convocazione in latino; perciocché per esse son convocati coloro li quali desiderano sotto l’audienza de’ più savii apprendere: il qual vocabolo, conciosiacosachè sia alquanto discrepante da quello che l’autore mostra di voler sentire, cioè non adunarsi la convocazione ma i convocati, nondimeno tollerar si può licenza poetica, ed intender per la convocazione i convocati. ''Di que’ signor'', cioè maestri e maggiori, ''dell’altissimo canto'', cioè del parlar poetico, il quale senza alcun dubbio ogni altro stilo trapassa, siccome nelle parole seguenti l’autor medesimo dice, <poem>''Che sopra ogn’altro come aquila vola''.</poem>{{Ni}}Cioè, come l’aquila vola sopra ogn’altro uccello, così il canto poetico, e massimamente quello di questi poeti, vola sopra ogn’altro canto, e ancora sopra quello che alcun altro poeta da costoro in fuori avesse fatto: il che, postochè d’alcuni, non credo di tutti si verificasse:
di Cesare e di Pompeo , e Virgilio scrisse la venuta
<poem>''E poich’egli ebber ragionato alquanto'':</poem>{{Ni}}puossi qui comprendere per l’atto seguitone, che dice si volson verso lui con salutevol cenno, che essi {{Pt|ra-|}}
d' Enea in Italia , e le guerre cjuivi fatte da lui con
Turno re de" Rutoli :
Fawiomi onore , e di ciò fanno bene .
Convenevole cosa è onorare ogni uomo , ma spezial-
mente quelli li quali sono d* una medesima profes-
sione , come costoro erano con Virgilio . Così , come
scritto è , vidi adunar , cioè congregare , essendosi
Virgilio congiunto con loro , la bella scuola. Scuola
in greco viene a dire convocazione in latino; per-
ciocché per esse son convocati coloro li quali desi-
derano sotto 1' audienza de' più savii apprendere : il
qual vocabolo , conciosiacosachè sia alquanto discre-
pante da quello che V autore mostra di voler sentire ,
cioè non adunarsi la convocazione ma i convocati ,
nondimeno tollerar si può licenza poetica , ed inten-
der per la convocazione i convocati. Dì que' signor ,
cioè maestri e maggiori , deir altissimo canto , cioè
del parlar poetico , il quale senza alcun dubbio ogni
altro stilo trapassa, siccome nelle parole seguenti l'au-
tor medesimo dice ,
Che sopra ogn^ aitilo come aquila 'vola .
Cioè , come V aquila vola sopra ogn' altro uccello ,
così il canto poetico, e massimamente quello di que-
sti poeti , vola sopra ogn* altro cauto , e ancora sopra
quello che alcun altro poeta da costoro in fuori a-
vessc fatto : il che , poslochè d" alcuni, non credo di
tutti si verificasse :
E poicli egli ehber ragionato alquanto :
puossi qui comprendere per l'atto seguitone, che dice
si volson verso lui con salutevol cenno , che essi ra-