Pagina:Deledda - La via del male, 1906.djvu/252: differenze tra le versioni
Xavier121: split |
|||
Stato della pagina | Stato della pagina | ||
- | + | Pagine SAL 75% | |
Intestazione (non inclusa): | Intestazione (non inclusa): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
{{RigaIntestazione|250|{{Sc|la via del male}}}} |
|||
Corpo della pagina (da includere): | Corpo della pagina (da includere): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
{{nop}} |
|||
250 |
|||
LA VIA DEL MALI |
|||
Arrivò davanti alla capanna e si fermò qualche |
Arrivò davanti alla capanna e si fermò qualche tempo ad ascoltare. |
||
tempo ad ascoltare. |
|||
La radura taceva; tacevano i prati |
La radura taceva; tacevano i prati d’un grigio verdastro sotto la luna; taceva il bosco e tutta la ''tanca'': la luna saliva, saliva e l’oriente diventava chiaro, vitreo. |
||
verdastro sotto la luna; taceva il bosco e tutta |
|||
Maria si diresse verso l’altra estremità della ''tanca'', a nord, dov’era il cancello. Le pareva di udire, a intervalli, una voce lontana; attraversò il letto del ruscello, dove correva un filo d’acqua gialla sotto lo smorto chiarore della luna, e si fermò ancora, ascoltando, con gli occhi fissi ad oriente come per invocare la luce. |
|||
la tanca : la luna saliva, saliva e l'oriento diven¬ |
|||
tava chiaro, vitreo. |
|||
La sfumatura bianca dell’orizzonte diventava sempre più lucida: la stella del mattino tremolava come una lagrima d’argento sopra i monti lontani. |
|||
Maria si diresse verso l'altra estremità della |
|||
E la brezza finalmente scuoteva la melanconica serenità del paesaggio; l’erba e le foglie si svegliavano; un’allodola cantò in lontananza, sopra le roccie, e le sue note parvero unirsi al tremolio della stella del mattino. |
|||
tanca, a nord, dov’era il cancello. Ix* pareva di |
|||
udire, a intervalli, una voce lontana; attraversò il |
|||
Maria riprese il suo triste viaggio: si sentiva tutta umida di rugiada, tutta fredda di angoscia e di stanchezza, ma la volontà la sosteneva, la spingeva come una suggestione potente. |
|||
letto del ruscello, dove correva un filo d'acqua |
|||
gialla sotto lo smorto chiarore della luna, e si |
|||
⚫ | |||
fermò ancora, ascoltando, con gli occhi fissi ad |
|||
oriente come per invocai« la luce. |
|||
Quando Maria arrivò al cancello le voci vibrarono più distinte ma ancora lontane, ed a lei parve giungessero dal sentiero assiepato. |
|||
La sfumatura bianca dell'orizzonte diventava |
|||
sempre più lucida: la stella del mattino tremolava |
|||
come una lagrima d’argento sopra i monti lontani. |
|||
E la brezza finalmente scuoteva la melanconica |
|||
serenità del paesaggio ; l'erba e le foglie si sve¬ |
|||
gliavano; un'allodola cantò in lontananza, sopra |
|||
le roccie, e le sue note parvero unirsi al tremolio |
|||
della stella del mattino. |
|||
Maria riprese il suo triste viaggio: si sentiva |
|||
tutta umida di rugiada, tutta fredda di angoscia e |
|||
di stanchezza, ma la volontà la sosteneva, la spin¬ |
|||
geva come una suggestione potente. |
|||
⚫ | |||
cominciavano ad abbaiare, la tanca si svegliava. |
|||
Quando Maria arrivò al cancello le voci vibra¬ |
|||
rono più distinte ma ancora lontane, ed a lei parve |
|||
giungessero dal sentiero assiepato. |
|||
Piè di pagina (non incluso) | Piè di pagina (non incluso) | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
<references/> |