Pagina:Ferrero - Leonardo o dell'arte, 1929.djvu/107: differenze tra le versioni

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Per questo Leonardo non può contentarsi, come i pittori del Rinascimento, di contemplare nella natura una splendida superficie tinta di luce, ma deve entrare nelle viscere delle cose.
Per questo Leonardo non può contentarsi, come i pittori del Rinascimento, di contemplare nella natura una splendida superficie tinta di luce, ma deve entrare nelle viscere delle cose.


«Il pittore, scrive infatti, con una punta di disdegno, che ritrae per pratica e giudizio d’occhio è come lo specchio, che in sè imita tutte le a sè contrapposte cose senza cogmtione di esse» (1).
«Il pittore, scrive infatti, con una punta di disdegno, che ritrae per pratica e giudizio d’occhio è come lo specchio, che in sè imita tutte le a sè contrapposte cose senza cogmtione di esse» {{Nota separata|Pagina:Ferrero - Leonardo o dell'arte, 1929.djvu/124|1}}.


La famosa immagine dello specchio è smentita: il pittore non deve riflettere il mondo. Che dovrà fare invece?
La famosa immagine dello specchio è smentita: il pittore non deve riflettere il mondo. Che dovrà fare invece?