Pagina:Fior di Sardegna (Racconti).djvu/186: differenze tra le versioni
Nessun oggetto della modifica |
|||
Stato della pagina | Stato della pagina | ||
- | + | Pagine SAL 100% | |
Corpo della pagina (da includere): | Corpo della pagina (da includere): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
della camera di Lara, mentre fuori il sole dardeggiava sulle campagne inaridite e le mosche ronzavano per l’aria soffocante, coprendo colla loro musica monotona il lieve susurro delle parole di Marco. — Che cosa diceva?... |
della camera di Lara, mentre fuori il sole dardeggiava sulle campagne inaridite e le mosche ronzavano per l’aria soffocante, coprendo colla loro musica monotona il lieve susurro delle parole di Marco. — Che cosa diceva?... |
||
— Non lo sappiamo, |
— Non lo sappiamo, perchè, come dicemmo, Lara e lui parlavano, senza essere intesi da nessuno... ma è certo che le frasi di Ferragna dovevano avere un magico potere, perchè ridonavano il sorriso al volto bianco della malata e il dolce riflesso dei bei giorni di speranza e di amore ai suoi grandi occhi offuscati dalla febbre e dall’insonnia. — Quel giorno Lara cominciò a credere che la sua malattia fosse in realtà un nonnulla, e che, come il medico aveva predetto, si potesse levare da letto fra qualche giorno, al più tardi fra una settimana. |
||
— E ora, — conchiuse Marco, — mi perdonerai? |
— E ora, — conchiuse Marco, — mi perdonerai? |
||
Riga 12: | Riga 12: | ||
Marco dunque partì; passando davanti alla casa di don Salvatore, vide Lara seduta accanto ad una finestra. Lara che nella sua convalescenza aveva ripreso la perfetta dolce fisonomia della «morta». |
Marco dunque partì; passando davanti alla casa di don Salvatore, vide Lara seduta accanto ad una finestra. Lara che nella sua convalescenza aveva ripreso la perfetta dolce fisonomia della «morta». |
||
Un brivido passò per le spalle di Marco, che la guardò fisso |
Un brivido passò per le spalle di Marco, che la guardò fisso sinchè potè vederla. Quando la sua pallida faccia scomparve, Marco spronò a sangue il cavallo morsicandosi le labbra con furore, e s’immerse in pensieri ben tetri e profondi se non gli lasciavano neppure intendere i saluti che la gente gli prodigava lungo la sua via. {{Pt|Ga-|}} |