Pagina:Fior di Sardegna (Racconti).djvu/100: differenze tra le versioni
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Impossibile intanto descrivere l’impressione che produsse in Lara la vista del giovine. Il presente racconto non pretende di essere un racconto psicologico, quindi non ci accingeremo a indagare il perchè Lara amò sin dal primo vederlo |
Impossibile intanto descrivere l’impressione che produsse in Lara la vista del giovine. Il presente racconto non pretende di essere un racconto psicologico, quindi non ci accingeremo a indagare il perchè Lara amò sin dal primo vederlo l’uomo che secondo ogni probabilità doveva destare in lei una instintiva avversione. Fu, come suol dirsi, un colpo di fulmine. |
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Il terreno era ben adatto, rorido di passione e di sogni, e il seme germogliò in una notte, in un istante; e il fiore roseo dell’amore olezzò di nuovo se pure altra volta vi aveva olezzato, in quell’anima bizzarra, grande e bambina nel medesimo tempo. |
Il terreno era ben adatto, rorido di passione e di sogni, e il seme germogliò in una notte, in un istante; e il fiore roseo dell’amore olezzò di nuovo se pure altra volta vi aveva olezzato, in quell’anima bizzarra, grande e bambina nel medesimo tempo. |
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La sera del falò e tutto l’indomani |
La sera del falò e tutto l’indomani, Lara non fece che guardare Massimo; invano cercava distrarre lo sguardo da lui; gli occhi ci tornavano sempre, attirati dal volto del giovine come l’alianto dal sole, e ciò ch’era peggio, insieme allo sguardo fissava il pensiero. Ritrovava bellissimo il «nemico» e ascoltava incantata quella voce che non si rivolgeva mai a lei. Quel giorno rimase sempre vicina al crocchio dove Massimo conversava, e desiderando di essere guardata da quei grandi occhi luminosi, aveva posto la massima cura nel vestirsi. Ma il giovane non la guardava mai, non si curava di lei, e lei ne provava uno strano dispetto. Ma infine! che doveva importarle? perchè Massimo doveva guardarla? non erano forse nemici? Quando partì, Massimo strinse la mano a tutti fuorchè a lei, che si morsicò le labbra per dispetto; tuttavia lo seguì con lo sguardo. Cavalcava un bel cavallo nero, impaziente, che si slanciò a trotto sotto gli alberi. Come cavalcava bene! com’era elegante così a cavallo! Prima di scomparire Massimo volse la testa e la guardò con un lieve sorriso sulla stupenda bocca rossa ombreggiata d’oro dai baffettini biondi. Lara arrossì e provò tale un istante di gioia, di voluttà che ricompensò interi mesi di dolore. |
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Massimo l’aveva guardata! Massimo le aveva sorriso! |
Massimo l’aveva guardata! Massimo le aveva sorriso! |
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Da quel momento il destino dei due giovani fu deciso, da quel momento il cuore di Lara fu tutto del biondo e affascinante nemico. |
Da quel momento il destino dei due giovani fu deciso, da quel momento il cuore di Lara fu tutto del biondo e affascinante nemico. |
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