Pagina:Il Buddha, Confucio e Lao-Tse.djvu/46: differenze tra le versioni

Piaz1606 (discussione | contributi)
mNessun oggetto della modifica
Utoutouto (discussione | contributi)
Stato della paginaStato della pagina
-
Pagine SAL 75%
+
Pagine SAL 100%
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:
{{Pt|gine|origine}}.<ref>{{smaller|{{AutoreCitato|Théodore Pavie|Pavie}}, ''Les trois Religions de la Chine''.}}</ref> Questo tenue filo che congiunge il mondo occidentale alla civiltà tartara dello estremo Oriente, ha spinto alcuni a supporre, che il filosofo cinese avesse attinto le sue idee principali al di fuori dell’ambiente, in cui era nato, in un viaggio che egli avrebbe fatto molto lungi dalla sua patria. «Un fatto, intorno al quale è difficile conservare dubbi, scrive il {{AutoreCitato|Jean-Pierre Abel-Rémusat|Rémusat}}, è il viaggio di Lao-ze a gran distanza dalla Cina. Per verità, negli autori dello Impero di mezzo si trova alcuna diversità sulle circostanze di questo viaggio. ''Se-ma-tsien'' dice che Lao-ze lo intraprese negli ultimi anni della vita, dopo che egli aveva compito il ''{{TestoCitato|Tao Te Ching|Tao-te-King}}''. Altri autori prendono in un senso rigorosamente storico l’andata di Lao-ze all’occidente del monte ''Kuen-lun,'' secondo che narra la leggenda di questo saggio, e suppongono doversi intendere con quel nome le parti più elevate delle montagne dell’India e del Tibet. Quelli che spingono il filosofo a ottocento leghe all’ovest del ''Khotan,'' pongono il campo de’ suoi lavori, della sua predicazione e della sua esaltazione non lungi da Badakchan e da Balk, nella regione più orientale della Bactriana..... E non sarebbe nemmeno inverisimile supporre, che egli avesse viaggiato, nel VI secolo avanti l’èra nostra, nella <noinclude>Per-</noinclude>
{{Pt|gine|origine}}.<ref>{{AutoreCitato|Théodore Pavie|Pavie}}, ''Les trois Religions de la Chine''.</ref> Questo tenue filo che congiunge il mondo occidentale alla civiltà tartara dello estremo Oriente, ha spinto alcuni a supporre, che il filosofo cinese avesse attinto le sue idee principali al di fuori dell’ambiente, in cui era nato, in un viaggio che egli avrebbe fatto molto lungi dalla sua patria. «Un fatto, intorno al quale è difficile conservare dubbi, scrive il {{AutoreCitato|Jean-Pierre Abel-Rémusat|Rémusat}}, è il viaggio di Lao-ze a gran distanza dalla Cina. Per verità, negli autori dello Impero di mezzo si trova alcuna diversità sulle circostanze di questo viaggio. ''Se-ma-tsien'' dice che Lao-ze lo intraprese negli ultimi anni della vita, dopo che egli aveva compito il ''{{TestoCitato|Tao Te Ching|Tao-te-King}}''. Altri autori prendono in un senso rigorosamente storico l’andata di Lao-ze all’occidente del monte ''Kuen-lun,'' secondo che narra la leggenda di questo saggio, e suppongono doversi intendere con quel nome le parti più elevate delle montagne dell’India e del Tibet. Quelli che spingono il filosofo a ottocento leghe all’ovest del ''Khotan,'' pongono il campo de’ suoi lavori, della sua predicazione e della sua esaltazione non lungi da Badakchan e da Balk, nella regione più orientale della Bactriana..... E non sarebbe nemmeno inverisimile supporre, che egli avesse viaggiato, nel VI secolo avanti l’èra nostra, nella {{Pt|Per-|}}
Piè di pagina (non incluso)Piè di pagina (non incluso)
Riga 1: Riga 1:

<hr style="width:4em;" />
<hr style="width:4em;" />
<references/>
<references/>