Pagina:Istorie dello Stato di Urbino.djvu/339: differenze tra le versioni
m Bot: creo lo scheletro della "(sotto)Pagina:" |
Nessun oggetto della modifica |
||
Corpo della pagina (da includere): | Corpo della pagina (da includere): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
{{Qualità pagina|75%}}le viti, si dispersero i frutti, s'uccisero gli animali, e con terrore de gli huomini parevan quasi sfidar à guerra il Cielo, che con salve di tuoni, misti frà lampi, e baleni squarciando le nubi, sopra i Corinaltesi campi grandinava globi di fuoco, e di tempesta gelata; & il giorno fattosi oscurissima notte sembrava di quello haversi con spavento d'ogn'uno usurpatesi le ragioni, & in guisa tale ridusse ad isterminio il tutto, che per molti Anni seguenti, da si fatto accidente i frutti malamente sferzati, non ardiron dal grembo della lor Madre uscire. Molti altri eventi sono in questa Terra, e suo contado in diversi tempi accaduti, i quali si come meravigliosi, e stravaganti furono; così parimente à gli habitanti ben noti: mà non havendo portato alcun danno al Pubblico, hò giudicato esser meglio con silentio passarli, che (di particolari, à quali per loro disavventura sono avvenuti) con qualche offesa narrarli: onde quì fermando la penna pongo fine al presente Discorso. |
|||
{{Qualità pagina|25%}}<!-- INSERISCI DOPO QUESTA FRASE IL TESTO CHE VEDI A DESTRA --> |
|||
{{Nuovo capitolo|a|from={{{from}}}|to={{{to}}}}} |
|||
<div style="Text-align:center;"> |
|||
<font size=6>CAPITOLO XXIII.</font><br/><br/> |
|||
<font size=3>Del tempo, che Suasa, & il Contado, [che hora è di Corinalto] ricevè la Fè di Giesu Christo, e delle Reliquie Sante, che in esso ritrovansi.</font> |
|||
</div> |
|||
Nel tempo, che i gloriosi Apostoli Pietro, e Paolo attendevano à fondare la novella Chiesa di Roma; acciò che per tutta Italia presto si diffondesse, molti huomini saggi, e di esperimentata bontade inviarono à predicare la Fè di Christo, & il sacrosanto Evangelio per ogni Provincia di essa. |
|||
A questa de' Senoni fermamente si tiene che alcuni di quelli mandassero, che di Christo furono Discepoli diletti; per essere questa Contrada nell'umbelico quasi dell'istessa Italia, e da gran Nobiltà romana habitata: si come à Senoni della Gallia Transalpina, che pur da Roma erano assai distanti Savignano, e Potentiano mandarono, i quali dal medesimo Christo ascritti furono nel Catalogo de gli settantadue Discepoli, come il Lipomano accenna appresso Giacomo Massandro, & es |