Pagina:Platone - Fedro, Dalbono, 1869.djvu/24: differenze tra le versioni
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avranno una grande obbligazione, e ci pregheranno assai felicità. |
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«Potrebb’essere al contrario che ti convenisse di compiacere quanto più si può non a quelli che sono più bisognosi, ma a quelli che possono retribuire maggiori grazie, nè solamente a quelli che sono innamorati, ma che son meritevoli di favore, e non a quelli coglieranno il fiore della tua gioventù, ma a quelli che venuto in età più matura ti faranno parte de’ loro beni, nè a quelli che dopo conseguito ne menan vanto con gli altri, ma a quelli che per pudore in faccia al mondo si tacciono, nè a quelli che per breve tempo prendon cura del fatto tuo, ma che ti sono amici |
«Potrebb’essere al contrario che ti convenisse di compiacere quanto più si può non a quelli che sono più bisognosi, ma a quelli che possono retribuire maggiori grazie, nè solamente a quelli che sono innamorati, ma che son meritevoli di favore, e non a quelli coglieranno il fiore della tua gioventù, ma a quelli che venuto in età più matura ti faranno parte de’ loro beni, nè a quelli che dopo conseguito ne menan vanto con gli altri, ma a quelli che per pudore in faccia al mondo si tacciono, nè a quelli che per breve tempo prendon cura del fatto tuo, ma che ti sono amici uguali per tutta la vita, nè a quelli che cessato di averti nel cuore, cercano pretesto ad esserti nemici, ma che passando l’età dell’aprile anche allora ti mostreranno la forza del loro affetto. |
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Sicché considera le cose dette fin qui, e considera ancor questo, che gli amici riprendono gl’innamorati della vita non regolata ch’essi fanno, ma nessuno mai de’ familiari ha fatto rimprovero a quelli che non sono innamorati di essersi comportati malamente nella lor vita. |
Sicché considera le cose dette fin qui, e considera ancor questo, che gli amici riprendono gl’innamorati della vita non regolata ch’essi fanno, ma nessuno mai de’ familiari ha fatto rimprovero a quelli che non sono innamorati di essersi comportati malamente nella lor vita. |