Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo I.djvu/475: differenze tra le versioni
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<section begin="s1" />nome. La riedificò egli adunque fino dai fondamenti; e liberò tutto l’adiacente paese dalle scorrerie e dalle insidie di que’ ladroni. Succede a quella rocca Ibida, città, che avea perduta gran parte delle sue mura; e riparate queste senza esitazione, il luogo ben bene fortificò; e al di là fabbricò di pianta il castello detto Egisto; e quello di Almiri, posto alla estremità della Scizia, conservò rifabbricandolo ov’era cascante. |
<section begin="s1" />nome. La riedificò egli adunque fino dai fondamenti; e liberò tutto l’adiacente paese dalle scorrerie e dalle insidie di que’ ladroni. Succede a quella rocca Ibida, città, che avea perduta gran parte delle sue mura; e riparate queste senza esitazione, il luogo ben bene fortificò; e al di là fabbricò di pianta il castello detto Egisto; e quello di Almiri, posto alla estremità della Scizia, conservò rifabbricandolo ov’era cascante. Nè debbe tacersi degli altri luoghi, che in questa parte d’Europa sono stati fortificati.<section end="s1" /> |
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Fin qui indicai gli edifizii da Giustiniano Augusto fatti ne’ paesi dei Dardani, degli Epiroti, de’Macedoni, e delle altre genti illiriche; come pure quelli che fece in Grecia, e sul fiume Istro. Ora procediamo nella Tracia; e poniamo ottimo principio del nostro ragionamento con quanto riguarda Costantinopoli, |
Fin qui indicai gli edifizii da Giustiniano Augusto fatti ne’ paesi dei Dardani, degli Epiroti, de’Macedoni, e delle altre genti illiriche; come pure quelli che fece in Grecia, e sul fiume Istro. Ora procediamo nella Tracia; e poniamo ottimo principio del nostro ragionamento con quanto riguarda Costantinopoli, poichè questa città non solo per la potenza, ma per la singolare sua situazione è la principale nella Tracia, potendosi dire l’antemurale d’Europa, e padrona del mare, che questa parte del mondo divide dall’Asia. Ma perchè quanto Giustiniano fece in Costantinopoli, e dentro le mura di quella città e fuori, tanto in fatto di edifizii sacri, quanto di altri, ne’ passati libri riferii, presentemente dirò d’altri.<section end="s2" /> |