Pagina:Della geografia di Strabone libri XVII volume 2.djvu/20: differenze tra le versioni

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''Ai fini estremi a visitar men vado''
''Ai fini estremi a visitar men vado''
''L’antica Teti e l’Ocean, de’ Numi''
''L’antica Teti e l’Ocean, de’ Numi''
''Generator''<ref>Il., lib. {{Sc|xiv}}, 200.</ref>:</poem>perocchè viene a dire con queste parole che a tutte l’estremità si congiunge l’oceano: e le estremità costituiscono la circonferenza. E nella ''Oplopea''<ref>Così chiamano il lib. {{Sc|xviii}} dell’Iliade, nel quale Omero descrive la fabbricazione delle armi d’Achille: da ὅπλος ''arme'', e da ποιέω ''fare''.</ref> colloca l’oceano in cerchio intorno alla circonferenza dello scudo di Achille.
''Generator''<ref>Il., lib. {{Sc|xiv}}, 200.</ref>:</poem>perocchè viene a dire con queste parole che a tutte l’estremità si congiunge l’oceano: e le estremità costituiscono la circonferenza. E nella ''Oplopea''<ref>Così chiamano il lib. {{Sc|xviii}} dell’{{TestoCitato|Iliade}}, nel quale {{AutoreCitato|Omero|Omero}} descrive la fabbricazione delle armi d’Achille: da ὅπλος ''arme'', e da ποιέω ''fare''.</ref> colloca l’oceano in cerchio intorno alla circonferenza dello scudo di Achille.


Avvi poi una prova del suo amore d’istruirsi anche nel non avere ignorato il flusso e riflusso dell’oceano, dacchè lo chiamò ''rifluente''; e quando afferma che Cariddi assorbe il mare, soggiunge:
Avvi poi una prova del suo amore d’istruirsi anche nel non avere ignorato il flusso e riflusso dell’oceano, dacchè lo chiamò ''rifluente''; e quando afferma che Cariddi assorbe il mare, soggiunge:
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''Tre fiate il rigetta, e tre nel giorno''
''Tre fiate il rigetta, e tre nel giorno''
''L’assorbe orribilmente''<ref>Odiss., lib. {{Sc|xii}}, 105</ref>.</poem>Perocchè se invece di tre volte ciò accade soltanto due può essere o abbaglio di osservazione od error di scrittura; ma a questo fenomeno era volta la sua intenzione. Ed anche l’aggiunto di ''lene-fluente'' dato all’oceano ha qualche relazione col flusso e riflusso, che ha movimento placido e non punto impetuoso. Posidonio poi suppone che Omero, dicendo che gli scogli tal fiata sono coperti dall’onde, tal fiata ne rimangono ignudi, e chiamando
''L’assorbe orribilmente''<ref>Odiss., lib. {{Sc|xii}}, 105</ref>.</poem>Perocchè se invece di tre volte ciò accade soltanto due può essere o abbaglio di osservazione od error di scrittura; ma a questo fenomeno era volta la sua intenzione. Ed anche l’aggiunto di ''lene-fluente'' dato all’oceano ha qualche relazione col flusso e riflusso, che ha movimento placido e non punto impetuoso. {{AutoreCitato|Posidonio|Posidonio}} poi suppone che Omero, dicendo che gli scogli tal fiata sono coperti dall’onde, tal fiata ne rimangono ignudi, e chiamando