Pagina:Poe - Storie incredibili, 1869.djvu/267: differenze tra le versioni
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Non esitai più sul da farsi. |
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Risolvetti d’atlaccarmi con confidenza al carra- |
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tello, cui tenevami sempre abbracciata, mollarli il |
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Risolvetti d’attaccarmi con confidenza al carratello, cui tenevami sempre abbracciato, mollare il cavo ond’era tenuto alla gabbia, e d’avventurarmi con esso alle onde. E con segni mi sforzai di trarre l’attenzione del fratello su’ barili natanti, che discorrevano d’attorno, usando tutto quanto seppi e potei per fargli capire questa risoluzione. Mi parve in fine ch’egli avesse indovinato il mio disegno; ma, avesselo o no afferrato, scosse senza speranza la testa, e rifiutò di lasciar il suo posto presso l’anello. Violentarlo e trarlo a me, impossibile; e, ogni perdita di tempo, fatale. Per lo che con angoscia straziante abbandonai al suo destino affidandomi al carratello col cavo ond’era legato alla vedetta; e, con piena risoluzione, mi spinsi con esso in mare. |
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cavo tìnd’era tenuto alla gabbia, e d’avven¬ |
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turarmi con esso alle onde. E'con segni mi sforzai |
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E il risultamento soddisfece pienamente le speranze. E poi ch’io medesimo vi narro questa storia, io, che vedete scampato dal pericolo; e poichè omai v’è noto il mezzo di salvamento da me impiegato, — da cui per certo potete facilmente prevedere quanto potrei ancora svelarvi; io, abbreviando il racconto, tirerò diritto alla fine. |
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di trarre l’attenzione del fratello si^’ barili natanti, |
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che discorrevano d’attorno, usando tutto quanto |
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Era passata circa un’ora da che io aveva abbandonato il battello, quando questo, disceso a un’immensa distanza al di sotto di me, compì uno dopo l’altro tre o quattro giri velocissimi, e, trasportando il mio carissimo fratello, infilò direttamente e per sempre nel caos della schiuma. Il barile, cui io era avvinghiato, galleggiava quasi a mezza via tra il fondo del baratro e il sito dond’erami slanciato dal battello, allora che un notevolissimo cangiamento manifestossi nel carattere |
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seppi e potei perniargli capire questa risoluzione. |
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Mi parve in fine ch’egli avesse indovinato il mio |
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disegno ; ma, aves3elo o no afferrato, scosse senza |
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speranza la testa, e rifiutò di lasciar il suo posto |
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presso 1’ anello. Violentarlo e trarlo a mé, impòs- |
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• sibile; e, ogni perdita di tempo, fatale. Per lo che |
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con angoscia straziante ^abbandonai al suo destino |
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affidandomi al carratello col- cavo opd’ era legatri |
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alla vedetta; e, con piena risoluzione, mi spinsi |
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con esso in mare.-' • - . • ‘ r |
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E il fisuUamento soddisfece pienamente le spe¬ |
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ranze. E poi eh’io medesimo vi narro questa storia, |
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io, che vedete scampato dal pericolo ; c poiché |
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ornai v’è noto il mezzo di salvamento da me im¬ |
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piegato,- da cui per certo potete facilmente preve¬ |
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dere quanto potrei ancora svelarvi; io, abbre¬ |
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viando il racconto, tirerò diritto alla fine. |
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Era passata circa un’ ora da che io aveva ab¬ |
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bandonato il battello, quando questo , disceso a |
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un’ immensa distanza al di sotto di me, compì un© |
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dopo l’altro tre o quattro giri velocissimi, e, tra¬ |
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sportando il mio carissimo fratello, infilò diretta» |
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mente e per sempre nel caos della schiuma. Il |
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barile, cui io era avvinghialo, galleggiava quasi |
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d’erami slanciato dal battello, allora che un note¬ |
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volissimo cangiamento manifestossi nel caràttere |
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