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di due soli soprastanti, Franciscus de Guirardis nel 1500 e Stephanus de Brevei nel 1502. Nel secondo, 1507-1512, di altri due, Ambrosius de Camilla 1508, ed Augustinus Calvus 1509, i quali si confondono sulle monete per le comuni iniziali {{sans-serif|'''A C'''}}, che vediamo su tutte le specie meno che sul testone leggero. Non abbiamo notizia alcuna dell’altro soprastante {{sans-serif|'''I G'''}}, il quale comincia soltanto a comparire in alcune monete del primo periodo, segna i testoni della rivolta e quindi al pari dell’{sans-serif|'''A C'''}} lo si vede su tutte le specie del secondo periodo, riserbandosi esclusivamente il citato testone leggero. Parrebbe dunque che Ti C avesse funzionato negli ultimi anni vicino al 1507 questo compreso, riprendendo quindi la carica per tutto o parte del tempo compreso tra il 1510 ed il 1513; senza poter dire se il testone leggero<ref>Questo testone caratterizzato dalla croce posta lateralmente al castello (V. Tavole genovesi, n. 901-906), dovrebbe essere da soldi 15, ma il peso degli esemplari è minore di quanto occorre per quel valore. Nelle tavole citate abbiamo un maximum di gr. 8,29, ed un esemplare che ho avuto posteriormente raggiunge 8,32. Probabilmente è a questa moneta che si riferisce quel passo del Giustiniani, dove accenna all’angustia per il pagamento dei 200.000 scudi al re "'' ''e diminuirono il peso dei testoni e delle altre monete d’argento, e li accrebbero il precio....'' „ (Annali, car. CCLXIII, E). In questo caso il testone leggero sarebbe del 1507, cioè anteriore al ducato ed alla serie dei testoni da 20, che hanno il peso corrispondente alla lira di quell’epoca.</ref>) sia del 1507 o dopo il 1510. Non possiamo neanche asserire che queste sigle rappresentino una sola persona, potendo ripetersi per questo il caso di quelle {sans-serif|'''A C'''}}.
di due soli soprastanti, Franciscus de Guirardis nel 1500 e Stephanus de Brevei nel 1502. Nel secondo, 1507-1512, di altri due, Ambrosius de Camilla 1508, ed Augustinus Calvus 1509, i quali si confondono sulle monete per le comuni iniziali {{sans-serif|'''A C'''}}, che vediamo su tutte le specie meno che sul testone leggero. Non abbiamo notizia alcuna dell’altro soprastante {{sans-serif|'''I G'''}}, il quale comincia soltanto a comparire in alcune monete del primo periodo, segna i testoni della rivolta e quindi al pari dell’{{sans-serif|'''A C'''}} lo si vede su tutte le specie del secondo periodo, riserbandosi esclusivamente il citato testone leggero. Parrebbe dunque che Ti C avesse funzionato negli ultimi anni vicino al 1507 questo compreso, riprendendo quindi la carica per tutto o parte del tempo compreso tra il 1510 ed il 1513; senza poter dire se il testone leggero<ref>Questo testone caratterizzato dalla croce posta lateralmente al castello (V. Tavole genovesi, n. 901-906), dovrebbe essere da soldi 15, ma il peso degli esemplari è minore di quanto occorre per quel valore. Nelle tavole citate abbiamo un maximum di gr. 8,29, ed un esemplare che ho avuto posteriormente raggiunge 8,32. Probabilmente è a questa moneta che si riferisce quel passo del Giustiniani, dove accenna all’angustia per il pagamento dei 200.000 scudi al re "'' ''e diminuirono il peso dei testoni e delle altre monete d’argento, e li accrebbero il precio....'' „ (Annali, car. CCLXIII, E). In questo caso il testone leggero sarebbe del 1507, cioè anteriore al ducato ed alla serie dei testoni da 20, che hanno il peso corrispondente alla lira di quell’epoca.</ref>) sia del 1507 o dopo il 1510. Non possiamo neanche asserire che queste sigle rappresentino una sola persona, potendo ripetersi per questo il caso di quelle {{sans-serif|'''A C'''}}.


Dopo questa importante aggiunta alla monetazione della Signoria di Ludovico XII dal 1507 al 1512, non sarà infondata la speranza che possano venir fuori altre monete al tipo delle istrici, come sarebbe a dire qualche spezzato del testone, ma specialmente il mezzo ducato da trenta soldi, fortuna
Dopo questa importante aggiunta alla monetazione della Signoria di Ludovico XII dal 1507 al 1512, non sarà infondata la speranza che possano venir fuori altre monete al tipo delle istrici, come sarebbe a dire qualche spezzato del testone, ma specialmente il mezzo ducato da trenta soldi, fortuna