Pagina:Poe - Storie incredibili, 1869.djvu/9: differenze tra le versioni

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{{xx— larger|T}}ra le facoltà più atte a destare in noi il sentimento della meraviglia e dell’ammirazione vuolsi per certo annoverare la fantasia o, a dirla altramente, l’imaginativa; la quale, allora che si chiarisce col suo più fervido e brillante colorito e mostrasi d’una singolarità più unica che rara — la singolarità del genio — si rende capace degli effetti più mirabili e grandiosi. È in essa e per essa che, in arte, abbiamo il ''genere fantastico'', ''il meraviglioso'', genere tanto più raro e difficile quanto più facili e spessi possono essere gli scogli in cui s’imbatte l’artista cadendo nelle trivialità del ridicolo e del grottesco, soliti peccati delle nature pusille e mediocri.
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