Pagina:Storia delle arti del disegno III.djvu/489: differenze tra le versioni
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8. Pag. 266. Frammento di un rosone in marmo bianco del Museo Pio-Clementino, su cui sono scolpiti tre animali, una ranocchia, una lucertola, e forse un’ape. Vedasi alla pag. 57 |
8. Pag. 266. Frammento di un rosone in marmo bianco del Museo Pio-Clementino, su cui sono scolpiti tre animali, una ranocchia, una lucertola, e forse un’ape. Vedasi alla pag. 57 |
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9. Pag. 415. Erme in marmo greco salino trovato dal sig. cav. de Azara nello scavo da lui fatto nell’antica villa de’ Pisoni a Tivoli l’anno 1779. Mostra di essere di uno stile molto antico, come si è accennato nel Tom. {{Sc|iI.}} p.97. n. c. La fisonomia è ignota, benchè sembri di un filosofo, che si è sospettato Ferecide, di cui è stato spacciato altro ritratto dal {{AutoreCitato| |
9. Pag. 415. Erme in marmo greco salino trovato dal sig. cav. de Azara nello scavo da lui fatto nell’antica villa de’ Pisoni a Tivoli l’anno 1779. Mostra di essere di uno stile molto antico, come si è accennato nel Tom. {{Sc|iI.}} p.97. n. c. La fisonomia è ignota, benchè sembri di un filosofo, che si è sospettato Ferecide, di cui è stato spacciato altro ritratto dal {{AutoreCitato|Jakob Gronov|Gronovio}}<ref>''Thes. Antiq. Græc. Tom. {{Sc|iI.}} Tab. 37''.</ref>, e da altri, ma senza fondamento. Da un epigramma dell’Antologia greca<ref>''lib. 5. n. 62''.</ref> sappiamo, che un Ferecide, perchè eran più<ref>Vedi {{AutoreCitato|Nicolas Fréret|Freret}} ''Recherch. sur Pythagore, Academ. des Inscr.Tom. XIV. Mém. p. 482''.</ref>, e forse il più celebre, avea il difetto, non so se come Alessandro, di torcere il capo, e guardar sempre in alto. |
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10. ''Infine di questa spiegazione delle Tavole in rame''. E’ la parte superiore di una delle colonne di porfido, che ora adornano il Museo Pio-Clementino, nella cui sommità sono attaccate sopra una mensola due figurine d’imperatori romani de’ bassi tempi, che si abbracciano, probabilmente perchè erano colleghi nell’impero. Vedasi alla pag. 90. |
10. ''Infine di questa spiegazione delle Tavole in rame''. E’ la parte superiore di una delle colonne di porfido, che ora adornano il Museo Pio-Clementino, nella cui sommità sono attaccate sopra una mensola due figurine d’imperatori romani de’ bassi tempi, che si abbracciano, probabilmente perchè erano colleghi nell’impero. Vedasi alla pag. 90. |