Pagina:Luigi di San Giusto - Gaspara Stampa.djvu/31: differenze tra le versioni

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{{Centrato|II.}}




</noinclude>{{Centrato|{{larger|II.}}}}
{{A destra|''«Ed io mi resto al sole ed alla luna,''<br/>

''piangendo sempre la sventura mia»''.

{{A destra|{{smaller block|«Ed io mi resto al sole ed alla luna,<br/>
piangendo sempre la sventura mia».}}}}
{{A destra|{{smaller|''Sonetto XXI.''}}|2em}}


''Sonetto XXI.'' }}


La famiglia di Gaspara era di origine milanese, cospicua per natali e per censo. Un ramo della famiglia Stampa rimase a Milano e lo ritroviamo forse ancora fiorente nel secolo decimonono, in quel conte Stefano Decio Stampa, marito di Teresa Borri, che fu poi la seconda moglie di {{AutoreCitato|Alessandro Manzoni|Alessandro Manzoni}}.
La famiglia di Gaspara era di origine milanese, cospicua per natali e per censo. Un ramo della famiglia Stampa rimase a Milano e lo ritroviamo forse ancora fiorente nel secolo decimonono, in quel conte Stefano Decio Stampa, marito di Teresa Borri, che fu poi la seconda moglie di {{AutoreCitato|Alessandro Manzoni|Alessandro Manzoni}}.