Pagina:Il Sofista e l'Uomo politico.djvu/171: differenze tra le versioni
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{{annotazione a lato|237}}a esser colto in contraddizione, caro {{Ec|Teetèto|Teeteto}}, {{Ec|e|è}} difficile 〈trovare〉. |
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237 a esser colto in contraddizione, caro Teetèto, e |
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difficile (trovare). |
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{{Sc|For.}} Perchè questo discorso ha avuto il coraggio di ammettere che ci sia ciò che non è. Il falso infatti in nessun altro modo ci sarebbe potuto risultare esistente<ref>Ritenuto che il falso sia ciò che non è, solo ad ammettere che ciò che non è sia, si può affermare che il falso sia.</ref>. Ma quel grande {{AutoreCitato|Parmenide|Parmenide}}, o figlio, a noi ancora fanciulli dal principio alla fine attestava questo, in prosa dicendolo in ogni occasione o anche in verso: |
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Fok. Perchè questo discorso ha avuto il co¬ |
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raggio di ammettere che ci sia ciò che non è. |
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Il falso infatti in nessun altro modo ci sarebbe |
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potuto risultare esistente (1). Ma quel grande |
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Parmenide, o figlio, a noi ancora fanciulli dal |
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{{indentatura|0em|style=margin-top:0.5em}}{{annotazione a lato|B}}Questo da lui dunque è attestato, e il ragionamento stesso sopra ogni cosa lo potrebbe mostrare, per poco che fosse messo alla prova. E consideriamo appunto prima questa questione, se a te non fa difficoltà.</div> |
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principio alla fine attestava questo, in prosa di¬ |
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<ref follow="p170">il καί davanti a τοῦτο, come proponeva il {{Sc|Madvig}} (l. c.), la sintassi pare correr più facile, ma non è nè necessaria nè utile. Il {{Sc|Campbell}} costruisce: χαλεπὸν (γνῶναι o λέγειν) ὅπως εἰπόντα χρὴ λέγειν ἢ δοξάζειν ὄντως εἶναι, καὶ τοῦτο φθεγξάμενον ἐναντιολογίᾳ μὴ συνέχεσθαι. S’intende che εἰπόντα è soggetto di λέγειν e anticipa φθεγξάμενον, e la perittologia ὅπ. χρὴ εἰπ. λ. si può render col nostro ''come possa fare a dire…… e, dicendo questo, a non contraddirsi'' ecc. L’{{Sc|Heindorf}} e l’{{Sc|Apelt}} fanno la cosa molto più complicata e pressochè inintelligibile.</ref> |
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cendolo in ogni occasione o anche in verso: |
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B Questo da lui dunque è attestato, e il ragiona¬ |
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mento stesso sopra ogni cosa lo potrebbe mo¬ |
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strare, per poco che fosse messo alla prova. E |
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consideriamo appunto prima questa questione, |
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il xai davanti a tofiro, cernie proponeva il Madvig (1. c.), |
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la sintassi pare correr più facile, ma non è nè neces¬ |
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saria nè utile. Il Campbeli. costruisce: yuAenàv (yvùvai |
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si può render col nostro come possa fare a dire e, |
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dicendo questo, a itoti contraddirsi ecc. L’Heindorf e |
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I’Apelt fanno la cosa molto più complicata e pressoché |
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(1) Ritenuto che il falso sia ciò che non è, solo ad |
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il falso sia. |
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