Pagina:Deledda - L'incendio nell'oliveto,1821.djvu/31: differenze tra le versioni

Alebot (discussione | contributi)
Wikipedia python library
 
Utoutouto (discussione | contributi)
Stato della paginaStato della pagina
-
Pagine SAL 25%
+
Pagine SAL 75%
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:
{{nop}}
{{nop}}


Il padre, poi, aveva fatto il magnano girovago, specie di zingaro, di quelli che vanno a piedi di paese in paese con pajoli di rame sulle spalle. Adesso aveva una bottega di fabbro, in fondo alla strada, e lavorava anche di notte, per far studiare il figlio: ma il passato non si cancella si spezza neppure a colpi di martello.
Il padre, poi, aveva fatto il magnano girovago, specie di zingaro, di quelli che vanno a piedi di paese in paese con pajoli di rame sulle spalle. Adesso aveva una bottega di fabbro, in fondo alla strada, e lavorava anche di notte, per far studiare il figlio: ma il passato non si cancella si spezza neppure a colpi di martello.


E la nonna continuava a frugare e a far dei segni sulla cenere, ricordando che nelle sere d’estate vedeva, dalla sua scranna voltata verso l’uscio, i nipotini aggruppati nel cortile intorno a Gioele che suonava una vecchia chitarra. I capelli lunghi intorno al viso pallido e liscio e certe ghette ch’egli si faceva da con striscie di panno gli davano un’aria di trovatore. Non cantava, però, e nel silenzio le note del suo strumento facevano più effetto: a volte vibravano così forti e armoniose che pareva scintillassero e cadessero come stelle filanti.
E la nonna continuava a frugare e a far dei segni sulla cenere, ricordando che nelle sere d’estate vedeva, dalla sua scranna voltata verso l’uscio, i nipotini aggruppati nel cortile intorno a Gioele che suonava una vecchia chitarra. I capelli lunghi intorno al viso pallido e liscio e certe ghette ch’egli si faceva da con striscie di panno gli davano un’aria di trovatore. Non cantava, però, e nel silenzio le note del suo strumento facevano più effetto: a volte vibravano così forti e armoniose che pareva scintillassero e cadessero come stelle filanti.


Annarosa ascoltava seduta sull’orlo del pozzo, o anche sopra il muro del cortile, col viso bianco di luna e una ghirlanda di stelle sul capo; anche la vedova seduta all’ombra del portichetto d’ingresso e i contadini vicini accovacciati sulla soglia del portone aperto ascoltavano in silenzio.
Annarosa ascoltava seduta sull’orlo del pozzo, o anche sopra il muro del cortile, col viso bianco di luna e una ghirlanda di stelle sul capo; anche la vedova seduta all’ombra del portichetto d’ingresso e i contadini vicini accovacciati sulla soglia del portone aperto ascoltavano in silenzio.
Piè di pagina (non incluso)Piè di pagina (non incluso)
Riga 1: Riga 1:

<references/>
<references/>