Pagina:Martini - Trattato di architettura civile e militare, 1841, I.djvu/117: differenze tra le versioni

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(K) Codice della biblioteca Saluzziana, copiato in Firenze nell’anno 1833 dal sopraddetto codice Magliabechiano (H), e quindi col titolo stesso.
(K) Codice della biblioteca Saluzziana, copiato in Firenze nell’anno 1833 dal sopraddetto codice Magliabechiano (H), e quindi col titolo stesso.


(I) Codice n.<sup>o</sup> 590 nella libreria del convento di S. Emmerano in Ratisbona, contenente «Un trattato italiano assai vecchio d’architettura, nel quale si principia dalla militare, indi si viene al modo di fondar città e castella, e tempi, e case, e giardini» (<ref>{{AutoreCitato|Scipione Maffei|Maffei}}, ''Osservazioni letterarie'', vol. II, pag. 195.</ref>). Dubitò il Mazzuchelli che potesse essere una copia italiana del trattato di architettura di Antonio Averlino ({{AutoreCitato|Filarete|Filarete}}) (<ref>''Scrittori d’Italia'', vol. I, parte II. 1247.</ref>): ma l’inganno suo nacque dal non aver avuti a mano nè i costui codici, nè quelli di Francesco, giacchè l’essere un trattato antico, italiano, ed avere la partizione data dal Maffei, sono cose che non possono convenire che al trattato I del nostro autore.
(I) Codice n.<sup>o</sup> 590 nella libreria del convento di S. Emmerano in Ratisbona, contenente «Un trattato italiano assai vecchio d’architettura, nel quale si principia dalla militare, indi si viene al modo di fondar città e castella, e tempi, e case, e giardini» (<ref>{{AutoreCitato|Scipione Maffei|Maffei}}, ''Osservazioni letterarie'', vol. II, pag. 195.</ref>). Dubitò il {{AutoreCitato|Pietro Mazzucchelli|Mazzuchelli}} che potesse essere una copia italiana del trattato di architettura di Antonio Averlino ({{AutoreCitato|Filarete|Filarete}}) (<ref>''Scrittori d’Italia'', vol. I, parte II. 1247.</ref>): ma l’inganno suo nacque dal non aver avuti a mano nè i costui codici, nè quelli di Francesco, giacchè l’essere un trattato antico, italiano, ed avere la partizione data dal Maffei, sono cose che non possono convenire che al trattato I del nostro autore.


Di codesto codice I aveva conoscenza {{AutoreCitato|Oreste Biringucci Vannocci|Vannoccio Biringuccio}} (<ref>Vedasi l’ultima nota al capo 8 del libro IV di Francecso di Giorgio, ed un’altra nella Memoria V sulle Mine all’anno 1503.</ref>).
Di codesto codice I aveva conoscenza Vannoccio Biringuccio (<ref>Vedasi l’ultima nota al capo 8 del libro IV di Francecso di Giorgio, ed un’altra nella Memoria V sulle Mine all’anno 1503.</ref>).
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