Pagina:Omero - L'Odissea (Romagnoli) I.djvu/132: differenze tra le versioni
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Ma ora ai nostri letti guidateci dunque, che infine |
Ma ora ai nostri letti guidateci dunque, che infine |
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giacendo in braccio al sonno, possiamo godere il riposo». |
giacendo in braccio al sonno, possiamo godere il riposo». |
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Cosí disse. E alle ancelle diede ordine Elena argiva |
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di collocare i giacigli nell’atrio, e i purpurei cuscini |
di collocare i giacigli nell’atrio, e i purpurei cuscini |
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belli ammucchiarvi, e le coltri distendervi, e sopra le coltri |
belli ammucchiarvi, e le coltri distendervi, e sopra le coltri |
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Si coricò l’Atride nell’intime stanze; ed accanto |
Si coricò l’Atride nell’intime stanze; ed accanto |
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Elena a lui posò, la divina dal peplo elegante. |
Elena a lui posò, la divina dal peplo elegante. |
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Come l’Aurora appari mattiniera, che dita ha di rose, |
Come l’Aurora appari mattiniera, che dita ha di rose, |
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súbito Menelao |
súbito Menelao pro’ guerriero balzò dal suo letto, |
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la tunica indossò, all’omero cinse la spada, |
la tunica indossò, all’omero cinse la spada, |
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i bei sandali strinse sottesse le morbide piante, |
i bei sandali strinse sottesse le morbide piante, |
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alla divina Sparta, su l’ampio dorso del mare? |
alla divina Sparta, su l’ampio dorso del mare? |
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Pubblico oppur privato? Favellami senza menzogna». |
Pubblico oppur privato? Favellami senza menzogna». |
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E a lui queste parole rispose Telemaco saggio: |
E a lui queste parole rispose Telemaco saggio: |
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«Venni, se tu di mio padre puoi darmi veruna notizia. |
«Venni, se tu di mio padre puoi darmi veruna notizia. |
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