Pagina:Rivista italiana di numismatica 1892.djvu/149: differenze tra le versioni

Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 9: Riga 9:
L’emissione del 1221 durò pochissimo, poiché, secondo ne ricorda, nella sua cronaca, il notaio {{AutoreCitato|Riccardo di San Germano|Riccardo di San Germano}}, fu abolito del tutto il tarì amalfitano nel 1222.
L’emissione del 1221 durò pochissimo, poiché, secondo ne ricorda, nella sua cronaca, il notaio {{AutoreCitato|Riccardo di San Germano|Riccardo di San Germano}}, fu abolito del tutto il tarì amalfitano nel 1222.


Riporterò brevemente le modifiche che il {{AutoreCitato|Bartolomeo Lagumina|Lagumina}} fa alle attribuzioni dello {{AutoreCitato|Domenico Spinelli|Spinelli}}, indicando i numeri dell’opera di questi. Sono di Ruggiero re e non di Guglielmo I e II i Nr. 250-256, 265-2G7, 270-275, 277-2SS, 30r,, 307, 309, 313, 315, 316, 318, 328. 306-401,107, 408,410-417, 419-430. 435, 760, 764, 781, 781-787.
Riporterò brevemente le modifiche che il {{AutoreCitato|Bartolomeo Lagumina|Lagumina}} fa alle attribuzioni dello {{AutoreCitato|Domenico Spinelli|Spinelli}}, indicando i numeri dell’opera di questi. Sono di Ruggiero re e non di Guglielmo I e II i Nr. 250-256, 265-267, 270-275, 277-288, 306, 307, 309, 313, 315, 316, 318, 328, 396-401, 407, 408, 410-417, 419-430, 435, 760, 764, 781, 781-787.


Sono di Guglielmo I e non di Guglielmo II e III i Nr. 310-312, 314, 320, 3.32, 39.5, 405. 409, 418, 431-433, 436, 438, 439-445. 493, 78S. Sono di Guglielmo II e non di Guglielmo I i Xr. 268, 405, 409, 432, 433, 439-445. Sono di Guglielmo III e non di Guglielmo I o II i Nr. 344, 446-51, 782.
Sono di Guglielmo I e non di Guglielmo II e III i Nr. 310-312, 314, 320, 332, 395, 405, 409, 418, 431-433, 436, 438, 439-445, 493, 788. Sono di Guglielmo II e non di Guglielmo I i Nr. 268, 405, 409, 432, 433, 439-445. Sono di Guglielmo III e non di Guglielmo I o II i Nr. 344, 446-51, 782.


E da sperare che il Lagumina, continuando nelle sue ricerche, si avvalga de’ tanti monumenti siculi che conservansi nelle provincie continentali del mezzodì d’Italia, e che riveda accuratamente la colleziono del Tafuri, di cui la parte cufica fu ceduta, credo, al Museo municipale di Bari.
E da sperare che il Lagumina, continuando nelle sue ricerche, si avvalga de’ tanti monumenti siculi che conservansi nelle provincie continentali del mezzodì d’Italia, e che riveda accuratamente la colleziono del Tafuri, di cui la parte cufica fu ceduta, credo, al Museo municipale di Bari.


{{A destra|{{Sc|[[Autore:Arthur Sambon|A. G. Sambon]].}}}}
{{A destra|{{Sc|[[Autore:Arthur Sambon|A. G. Sambon]].}}}}

{{nop}}
{{nop}}