Pagina:Svevo - La coscienza di Zeno, Milano 1930.djvu/520: differenze tra le versioni

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del ricco dono. Accuratamente sollevò il suo gonnellino per riporre in non so che lasca celata il prezioso pezzo di carta. Cosi vidi un ulteriore pezzo di gamba, ma anch’esso sempre bruno e casto.
del ricco dono. Accuratamente sollevò il suo gonnellino per riporre in non so che lasca celata il prezioso pezzo di carta. Cosi vidi un ulteriore pezzo di gamba, ma anch’esso sempre bruno e casto.


Ritornai all’asinelio e gli diedi un bacio sulla testa.
Ritornai all’asinello e gli diedi un bacio sulla testa.


La mia affettuosità provocò la sua. Allungò il muso ed emise il suo grande grido d’amore che io ascoltai sempre con rispetto. Come varca le distanze e com’è significante con quel primo grido che invoca e si ripete, attenuandosi poi e terminando in un pianto disperato.
La mia affettuosità provocò la sua. Allungò il muso ed emise il suo grande grido d’amore che io ascoltai sempre con rispetto. Come varca le distanze e com’è significante con quel primo grido che invoca e si ripete, attenuandosi poi e terminando in un pianto disperato.
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Ma sentilo così da vicino, mi fece dolere il timpano.
Ma sentilo così da vicino, mi fece dolere il timpano.


Teresina rideva e il suo riso m’incoraggiò. Ritornai a lei e subito l’affcrrai per l’avambraccio sul quale salii con la mano, lento, verso la spalluccia, studiando le mie sensazioni. Grazie al cielo non ero guarito ancora.
Teresina rideva e il suo riso m’incoraggiò. Ritornai a lei e subito l’afferrai per l’avambraccio sul quale salii con la mano, lento, verso la spalluccia, studiando le mie sensazioni. Grazie al cielo non ero guarito ancora.


Avevo cessata la cura in tempo.
Avevo cessata la cura in tempo.
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Ma Teresina con una legnata fece procedere l’asino per seguirlo e lasciarmi.
Ma Teresina con una legnata fece procedere l’asino per seguirlo e lasciarmi.


Ridendo di cuore perchè io restavo lieto anche se la villanella non voleva saperne di me, le dissi.
Ridendo di cuore perchè io restavo lieto anche se la villanella non voleva saperne di me, le dissi:


— Hai lo sposo? Dovresti averlo. E’ peccato tu non l’abbia già.
— Hai lo sposo? Dovresti averlo. E’ peccato tu non l’abbia già.
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— Se ne prendo uno, sarà certamente più giovane di lei.
— Se ne prendo uno, sarà certamente più giovane di lei.


La mia letizia non s’offuscò per questo. Avrei voluto dare una lezioncina a Teresina e cercai di ricordarmi come da Boccaccio « Maestro Alberto da Bologna onestamente fa vergognare una donna la quale lui d’esser di lei innamorato voleva far vergognare ». Ma il ragionamento di Maestro Alberto non ebbe il suo effetto perchè Madonna Malgherida de’ Ghisolieri gli disse:
La mia letizia non s’offuscò per questo. Avrei voluto dare una lezioncina a Teresina e cercai di ricordarmi come da Boccaccio «Maestro Alberto da Bologna onestamente fa vergognare una donna la quale lui d’esser di lei innamorato voleva far vergognare». Ma il ragionamento di Maestro Alberto non ebbe il suo effetto perchè Madonna Malgherida de’ Ghisolieri gli disse: