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{{spazi|3}}Il Collegio di essa vuolsi essere stato dove oggi è la chiesa di
{{spazi|3}}Il Collegio di essa vuolsi essere stato dove oggi è la chiesa di
S. Maria in ''Cosmodin'', che pria fu de’ nobili del Sedile di ''Porto''.<br />
S. Maria in ''Cosmodin'', che pria fu de’ nobili del Sedile di ''Porto''.<br />
{{spazi|3}}6. ''Dei Panclidi'' — Da un inscrizione rinvenuta nell’anno 1744
{{spazi|3}}6. ''Dei Panclidi'' — Da un inscrizione rinvenuta nell’anno 1744 nello scavra le fondamenta del palazzo de’ signori Amendola, presso del tempio di ''S. Pietro in Vinculis'', sappiamo esservi stata questa Fratria. L’iscrizione incisa in rozza pietra da mal’esperto scalpello è la seguente:
nello scavra le fondamenta del palazzo de’ signori Amendola, presso
del tempio di ''S. Pietro in Vinculis'', sappiamo esservi stata questa Fratria. L’iscrizione incisa in rozza pietra da mal’esperto scalpello è la seguente:


{{''C. Calpurnius Felix''|}}
{{Centrato|''C. Calpurnius Felix''}}
{{''Unguenta Et Exteriorem Partem''|}}
{{Centrato|''Unguenta Et Exteriorem Partem''}}
{{''Et Tectum Agoreuterii De Suo''|}}
{{Centrato|''Et Tectum Agoreuterii De Suo''}}
{{''Refecit Phratoribus Panclidarum.''|}}
{{Centrato|''Refecit Phratoribus Panclidarum.''}}


Credesì essere stati questi Fraiori i più degni e colti soggetti
{{spazi|3}}Credesi essere stati questi Fratori i più degni e colti soggetti
^e’ tempi loro, e molto piii se abbia riguardo al dono degli unguenti
de’ tempi loro, e molto più se si abbia riguardo al dono degli unguenti
che da Caio Calpurnio Felice lor si faceva, e de’ quali dovevano
che da Caio Calpurnio Felice lor si faceva, e de’ quali dovevano al certo avvalersi ne’ bagni secondo l’antico costume asiatico, greco, e finalmente latino.<br />

al certo avvalersi ne’ bagni secondo l’antico costume asiatico, greco, e finalmente Ialino..11 Mariorelli la situa da S. Rietro in Vincolìs a S. Giuseppe,
{{spazi|3}}Il {{AutoreCitato|Giacomo Martorelli|Martorelli}} la situa da S. Rietro in Vincolis a S. Giuseppe, dove, nel cavarci alcune fondamenta, furono trovati grandi architravi di bianco marmo, vasi, colonne e capitelli. Il {{AutoreCitato|Francesco Mazzarella Farao|Mazzarella}}invece nel perimetro di S. Pietro, S. Maria la Nova, e S. Giorgio de’ Genovesi, spazio fino al presente di magnifici e sontuosi edifizi tutto disseminato.<br />
dove, nel cavarci alcune fondamenta, furono trovati grandi architravi
{{spazi|3}}7. ''Degli Gionei'' — Da un marmo riportato dal {{AutoreCitato|Giulio Cesare Capaccio|Capaccio}} nell’appendice della sua storia, sebbene alquanto malconcio, si ha cognizione di tal Fratria in questi sensi:
dì bianco marmo, vasi, colonne e capitelli. Il Mazzarella

invece nel perimetro dì S. Pietro, S. Maria la Nova, e S. Giorgio
{{Centrato|''Fratria Ioneaorum Lucium Herennium''}}
de’ Genovesi, spazio fino al presente di magnifici e sontuosi edifizi
{{Centrato|''Pythonis Filium Optimum''}}
tutto disseminato.
{{Centrato|''Virtutis Ergo, Et Munificentiae,''}}
7. Degli Gionei — Da un marmo riportato dal Capaccio nell’appendice
{{Centrato|''Qui Fuit Demarchus, Classis Praefectus''}}
della sua storfa, sebbene alquanto malconcio, si ha cognizione
{{Centrato|''Et Gymnasiarcha, Praefuitque''}}
di tal Fratria in questi sensi:
{{Centrato|''Quinquennalibus, Diis. . .''}}
Fratria loneaorum Lucìum Herennium
</ref>
Pythonis Filium Optimum
Virtutis Ergo, Et Munificentiae,
Qui Fuit Bemarchus, Classis Praefectus
Et Gymnasiarcha, Pra^fuitqm
Quinquennalibus, Diis*,.</ref>