Que farai, Pier dal Morrone?: differenze tra le versioni

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::Que farai, {{AutoreCitato|Papa Celestino V|Pier dal Morrone}}?
:Èi venuto al paragone.
 
::Vederimo el lavorato,
:ché en cella hai contemplato.
:S’è ’l monno de te engannato,{{R|5}}
:séquita maledezzone.
 
::La tua fama alta è salita,
:en molte parte n’è gita:
:se te sozzi a la finita,
:ai bon’ sirai confusïone.{{R|10}}
 
::Como segno a saietta,
:tutto lo monno a te affitta:
:se non ten’ belancia ritta,
:a Deo ne va appellazione.
 
::Si se’ auro, ferro o rame,{{R|15}}
:provàrite en esto esame;
:quign’ hai filo, lana o stame,
:mustàrite en esta azzone.
 
::Questa corte è una fucina
:che ’l bon auro se ce affina:{{R|20}}
:s’ello tene altra ramina,
:torna ’n cennere e ’n carbone.
 
::Se l’ofizio te deletta,
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a portar ritto el gonfalone.
 
::Grann’ è la tua degnetate,{{R|35}}
:non è men la tempestate,
:grann’ è la tua varïetate
:che trovari en tua mascione.
</poem>