Pagina:Della geografia di Strabone libri XVII volume 2.djvu/107: differenze tra le versioni

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pericolo; e come in questo, così esagerò anche nel dire che il riassorbimento del mare succede tre volte al giorno invece di due sole. Oltre di che questa maniera d’iperbole è usitata ai poeti, i quali sogliono dire ''tre volte beati'', ''tre volte miseri'', e simili: ed Omero medesimo disse ''tre volte beati i Danai''; e ''notte cara e tre volte bramata''; e l’asta rotta ''in tre e quattro pezzi''. E forse dall’ora<ref>I testi ordinarii leggono ἀπὸ τῆς χὥρας, ma il Coray sostituisce τῆς ὥρας, lezione già preferita nella versione francese, e indicata primamente dal Casaubono.</ref> indicata da Omero potrebbe congetturarsi ch’egli descrisse il vero: perocchè se il flusso e riflusso accade due volte e non tre nel volgere di un giorno e di una notte, ciò concorda assai meglio coll’essere stati lungamente sotto all’acqua gli avanzi della nave, i quali poi riapparvero così tardi, rispetto al desiderio di Ulisse sospeso ai rami dell’albero:
al Fasi ch’è attestata anche da Omero e da altri fondarono presso Cizico templi alla madre Idea<ref>Cibele, detta ''Madre Idea'' perchè era madre degli Dei ed aveva un tempio sull’Ida. - Il ''Fasi'', ora ''Fasz'', attraversava la Colchide detta dai moderni ''Mingrelia''.</ref>; e comincia dall’asserire che Omero non ebbe contezza di quel viaggio di Giasone al Fasi. Or questo non solamente contrasta colle cose dette da Omero, ma sì anche con quelle che dice egli stesso.
<poem>

''Là dunque io m’attenea, bramando sempre''
Omero dice che Achille depredò Lesbo<ref>Lesbo, isola dell’Arcipelago rimpetto alla Troade, dicesi ora ''Mitileni'' da Mitilene sua città principale. - Lenno è ai moderni ''Stalimene''.</ref> ed altri luoghi circonvicini, ma si astenne da Lenno e dalle isole adiacenti, a motivo della parentela sua con Giasone e con Euneo figliuolo di lui, che allora dominava in quell’isola. Ora come mai il poeta seppe che Achille e Giasone furono o consanguinei o compatrioti o vicini od in qualsivoglia altra maniera famigliari (il che non venne se non dall’essere Tessali entrambi, l’uno di Jolco, l’altro dell’Acheide<ref>La Ftiotide era una parte della Tessaglia situata fra i golfi detti ora di Volo e di Zeitun. Acheo figliuolo di Xuto vi si trasferì circa 1400 anni avanti l’E. V., e le comunicò il nome di ''Achaia-Ftiotide''. (G.)</ref>) Ftiotide), ed ignorò poi come sia accaduto che Giasone tessalo e nativo di Jolco non abbia lasciato verun discendente nella sua patria, e stabilisse invece il proprio figliuolo principe di Lenno? Ed ebbe contezza di Pelia e delle Peliadi, e
''Che rigettati dall’orrendo abisso''
''Fosser gli avanzi della nave. Alfine''
''Dopo un lungo desio vennero a galla.''
''Nella stagion che il giudicante, sciolte''
''Varie di caldi giovani contese,''
''Sorge dal foro e per cenar s’avvia''
''Dell’onde usciro i sospirati avanzi.''</poem>Tutte queste circostanze danno indizio di un tempo di notabil durata, principalmente dacchè il poeta lo prolunga fino alla sera, nè dice semplicemente ''quando il giudice sorge dal foro'', ma v’aggiunge, ''sciolte varie di