Pagina:Della geografia di Strabone libri XVII volume 2.djvu/31: differenze tra le versioni

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ugualmente conoscere, quando essa tutta intiera venisse sotto una signoria sola ed un solo governo; e forse nemmanco allora; giacchè i siti più vicini si conoscerebbero sempre meglio: e per verità, importa che questi siano più minutamente descritti acciocchè si conoscano meglio, siccome quelli dei quali è anche maggiore il bisogno. Laonde non è meraviglia se ag’Indi conviene un corografo<ref>Tolomeo insegna in che differiscano la Geografia e la Corografia; ma Strabone (dice il Casaubono) non riconosce veruna differenza tra questi nomi. Non può negarsi peraltro ch’egli non usi qui colla debita distinzione cotesti nomi. La ''Corografia'' è la descrizione di un luogo particolare, ed è perciò una parte della Geografia, la quale comprende tutta la terra. (Ed. fr.)</ref> a parte, un altro agli Etiopi e un altro ai Greci ed ai Romani; mentre che gioverebbe al geografo degl’Indiani il descrivere anche la Beozia come Omero che nomina
<poem>
''D’Iria i coloni e d’Aulide petrosa''
''Con quei di Sceno e Scolo'' . . .<ref>Iliad., lib. {{Sc|ii}}, 496.</ref>?</poem>Ma questa precisione ben giova a noi; e non così invece diremmo se si trattasse delle cose indiane, o d’altre proprie d’un luogo particolare: perocchè non vi abbiamo nessuna utilità, la quale è la principale misura in siffatto studio.


I monumenti adunque dell’antichità ed il raziocinio testimoniano ciò che fu detto nel principio da noi: ma a me poi sembra che sopra tutto comprovi quanto noi siam venuti dicendo l’essere la maggior parte della Geografia utilissima alle cose politiche. E nel vero la terra ed il mare dove abitiamo sono il luogo di tutte le azioni; delle piccole i piccoli luoghi, delle grandi i grandi: ma il maggiore dei luoghi è tutta quanta la terra che noi propriamente chiamiamo Terra Abitata, sicchè essa è il teatro proprio delle azioni più grandi. E massimi fra i capitani sono quelli che possono signoreggiare in terra ed in mare, raccogliendo sotto una sola signoria ed amministrazione politica parecchie nazioni e città. Quindi è manifesto che la Geografia entra in tutte le opere d’un uomo di Stato, insegnando come giacciano i continenti ed i mari, tanto i mediterranei quanto quelli che stanno alla circonferenza di tutto il globo: perocchè a coloro appartiene l’avere siffatte notizie, ai quali importa il sapere se i luoghi sono d’un modo piuttostochè di un altro, e quali si posson conoscere e quali no. Chè senza dubbio potranno maneggiar meglio le cose qualora conoscano di ogni luogo l’estensione e la postura, e quali particolarità o di clima o di suolo presenta. E poichè i diversi principi signoreggiano in diversi paesi, e da diversi luoghi movendosi alle loro imprese distendono la grandezza de’ propri dominii, non è possibile che nè da loro tutti i luoghi siano ugualmente conosciuti, nè da’ geografi; ma sì a questi come a quelli alcuni luoghi sono più noti, altri meno. Perocchè tutte le parti della terra abitata appena si potrebbero
E quello che qui diciamo si manifesta anche nelle piccole cose, come a dir nelle cacce: perocchè meglio potrà cacciare colui il quale conosca la selva e ne sappia la grandezza e la condizione; e così il fare con buon successo una spedizione militare in qualche paese, e porvi