Pagina:Notizie del bello, dell'antico, e del curioso della città di Napoli.djvu/229: differenze tra le versioni
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Città, e |
Città, e quì uniti col Grasciero, Ministro, che si {{Pt|costi-|}} |
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<ref follow="pag178">{{Pt|storo|Costoro}} vennero da parte di ''Carlo VI'', quando prese il dominio del nostro reame per le convenzioni della pace di Rastadt. Ma Carlo di Spagna, nato di un Re proclive alla guerra, e d’una Regina sollecita della grandezza de’ figli, forte sentiva la sua ragione su queste contrade; però dolevasi de’ travagli che le nostre province pativan da’ ministri Imperiali, e non di leggera efficacia gli sembravano gli aiuti di Clemente XII. Laonde, pieno il cuore di liete |
<ref follow="pag178">{{Pt|storo|Costoro}} vennero da parte di ''Carlo VI'', quando prese il dominio del nostro reame per le convenzioni della pace di Rastadt. Ma Carlo di Spagna, nato di un Re proclive alla guerra, e d’una Regina sollecita della grandezza de’ figli, forte sentiva la sua ragione su queste contrade; però dolevasi de’ travagli che le nostre province pativan da’ ministri Imperiali, e non di leggera efficacia gli sembravano gli aiuti di Clemente XII. Laonde, pieno il cuore di liete |
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speranze, e risospinto dalla gloria delle armi, mosse nella giovenile età di diciassette anni ad un’alta impresa, cui invitavalo il suo diritto, la religione e la pietà d’una terra, la quale indarno lottava in secolari sventure per ricuperar la perduta dignità di Stato indipendente.<br /> |
speranze, e risospinto dalla gloria delle armi, mosse nella giovenile età di diciassette anni ad un’alta impresa, cui invitavalo il suo diritto, la religione e la pietà d’una terra, la quale indarno lottava in secolari sventure per ricuperar la perduta dignità di Stato indipendente.<br /> |