Pagina:Notizie del bello, dell'antico, e del curioso della città di Napoli.djvu/227: differenze tra le versioni

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spagnuoli venuti su una nave di Sardegna, i quali, pigliato qui pratica senza alcun provvedimento, la sparsero ne’ luoghi bassi della marina, il morbo si diffuse con ispaventevole rapidità e forza; la città fu piena di morti; cadaveri nelle case, nelle strade, ne’ monasteri; mancavano il tempo e le braccia all’opera del seppellire, e le vie, una volta usate e percorse da numerosa popolazione, erano ingombrate dall’erba. Vuolsi che Napoli avesse perduto in quella memorabile pestilenza meglio che trecentocinquantamila abitanti.<br />
spagnuoli venuti su una nave di Sardegna, i quali, pigliato qui pratica senza alcun provvedimento, la sparsero ne’ luoghi bassi della marina, il morbo si diffuse con ispaventevole rapidità e forza; la città fu piena di morti; cadaveri nelle case, nelle strade, ne’ monasteri; mancavano il tempo e le braccia all’opera del seppellire, e le vie, una volta usate e percorse da numerosa popolazione, erano ingombrate dall’erba. Vuolsi che Napoli avesse perduto in quella memorabile pestilenza meglio che trecentocinquantamila abitanti.<br />
{{spazi|3}}Il Cardinal d’Aragona, ultimo Vicerè di Filippo, tornava in
{{spazi|3}}Il Cardinal d’Aragona, ultimo Vicerè di Filippo, tornava in
Ispagna a far parte del consiglio di reggenza alla morte del Re, a cui succedeva nel 1665 ''Carlo II'' nell’età di quattro anni, il quale negli altri trentacinque che gli avanzarono di vita mandò in Napoli sette Vicerè, che furono ''D. Pietro Antonio d’Aragona'', ''D. Federico di Toledo'', ''D. Antonio Alvarez'', ''D. Ferrante Foxardo'', ''D. Gaspare de Haro'', ''D. Francesco Benavides'' e ''D. Luigi della Zerda'', ed un Luogotenente nominato ''D. Girolamo Colonna'', Era l ultimo Vicerè nel reggimento dello Stato, quando succedette a Carlo per testamento il nipote di Luigi XIV, ''Filippo'' Duca d’Angiò, secondo nato dell’erede di Francia. Ma contrastando il trono a Filippo, che fu quarto tra noi, l’lmperator Leopoldo, si {{Pt|ap-|}}</ref>
Ispagna a far parte del consiglio di reggenza alla morte del Re, a cui succedeva nel 1665 ''Carlo II'' nell’età di quattro anni, il quale negli altri trentacinque che gli avanzarono di vita mandò in Napoli sette Vicerè, che furono ''D. Pietro Antonio d’Aragona'', ''D. Federico di Toledo'', ''D. Antonio Alvarez'', ''D. Ferrante Foxardo'', ''D. Gaspare de Haro'', ''D. Francesco Benavides'' e ''D. Luigi della Zerda'', ed un Luogotenente nominato ''D. Girolamo Colonna'', Era l ultimo Vicerè nel reggimento dello Stato, quando succedette a Carlo per testamento il nipote di Luigi XIV, ''Filippo'' Duca d’Angiò, secondo nato dell’erede di Francia. Ma contrastando il trono a Filippo, che fu quarto tra noi, l’Imperator Leopoldo, si {{Pt|ap-|}}</ref>