Pagina:Notizie del bello, dell'antico, e del curioso della città di Napoli.djvu/203: differenze tra le versioni
mNessun oggetto della modifica |
|||
Stato della pagina | Stato della pagina | ||
- | + | Pagine SAL 75% | |
Corpo della pagina (da includere): | Corpo della pagina (da includere): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
e di far che le cose vadano con i loro riti e costituzioni, |
e di far che le cose vadano con i loro riti e costituzioni, |
||
<ref follow="pag178">cura dei reame Manfredi, fratel suo, come volle il padre per testamento. Manfredi era un Principe in cui tutte le doti e virtù paterne si univan così, che fu dello la mano e la mente di Federigo; e bella pruova di animo nobile e leale fu di quetare i tumulti |
|||
cura dei reame Manfredi, fretel suo, come volle i) padre per leslamenlo. |
|||
⚫ | |||
Manfredi era un Principe in cui luUe le doli e viriìj paterne |
|||
si univan così, che fu dello la mano e la menle di Federigo |
|||
-, e bella pruova di animo nobile e leale fu di queiare i lumulU |
|||
⚫ | |||
Calabria un suo minor fratello, perchè con la regal presenza tenesse |
Calabria un suo minor fratello, perchè con la regal presenza tenesse |
||
quelle province nell’ubbidienza, intanto che spediva messi a Corrado, facendogli istanza che venisse a prender la corona di sua eredità. Napoli con Nola non vollero mantener l’obbedienza, di maniera che i Napolitani, chiusi nelle forti e ben difese mura della città, tornaron vani gli assedi onde or dalla parte che guarda il Vesuvio, or da quella che risponde a Pozzuoli, gli stringea Manfredi. Eglino non intendevano di arrendersi tra per non mancar di fede al Papa, che conceduto non aveva a Corrado l’investitura, e per il timore che prendevano del nuovo Re, di cui la fama diceva non aver ritratto dal padre generoso, ma dal crudelissimo avo. E veramente non si apponevano al falso; imperocchè disceso colui in queste terre, cinse di modo la città d’assedio, che dentro provenne un gran difetto di vettovaglie. Pure i Napolitani ostinaamente resistevano, e non si furon mai piegati, finchè non ebbero |
|||
quelle province nell’ubbidienza, intanto che spediva messi a |
|||
veduto tra loro morir di fame, e per soverchio di spavento, comparire alla marina le galee di Sicilia, che lor toglievano ogni speranza di aver soccorsi dal Pontefice. I più vecchi cominciarono a persuadere intorno che si mandasse per pace: non avrebbesi voluto; pure sopra tutte le volontà potè il digiuno. Ma Corrado rigettò gli ambasciatori; ed avendo con cave e macchine sotterranee scosso le mura della città, la costrinse finalmente alla resa, solo col patto della salute delle persone. Napoli fu posta al sacco delle bande tedesche e saracine, e non si tralasciò atto alcuno di rigore e di crudeltà dall’irato Re: scaccionne l’Arcivescovo, i più valorosi mandò a morire, e volle per mano de’ proprii cittadini |
|||
Corrado, facendogli istanza che venisse a prender la corona di sua |
|||
eredità. Napoli con Nola non vollero mantener l’obbedienza, di maniera |
|||
che i Napolitani, chiusi nelle forti e ben difese mura della |
|||
città, lornarou vani gli assedi onde or dalla parte che guarda il |
|||
Vesuvio, or da quella che risponde a Pozzuoli, gli slringea Manfredi. |
|||
Eglino non intendevano di arrendersi tra per non mancnr |
|||
di fede al Papa, che conceduto non aveva a Corrado V investitura, |
|||
e per il timore che prendevano del nuovo Re, di cui la fama diceva |
|||
non aver ritrailo dal padre generoso, ma dal crudelissimo |
|||
avo. E veramente non si apponevano al falso-, imperocché disceso |
|||
colui in queste lerre, cinse di modo la città d’assedio, che dentro |
|||
provenne un gran difetto di vettovaglie. Pure i Napolilani osiinaiamenle |
|||
resistevano, e non si furon mai piegali, finché non ebbero |
|||
veduto Ira loro morir di fame, e per soverchio di spavento, |
|||
comparire alla marina le galee di Sicilia, che lor toglievano ogni |
|||
speranza di aver soccorsi dal Pontefice. I più vecchi cominciarono |
|||
a persuadere intorno che si mandasse per pace: non avrebbesi voluto |
|||
-, pure sopra tutte le volontà potè il digiuno. Ma Corrado rigettò |
|||
gli ambasciatori -, ed avendo con cave e macchine sotterranee |
|||
scosso le mura della città, la costrinse finalmente alla resa, |
|||
solo col palio della salute delle persone. Napoli fu posta al sacco |
|||
delle bande tedesche e saracine, e non si tralasciò atto alcuno di |
|||
rigore e di crudeltà dall’irato Re: scaccionne l’Arcivescovo, i più |
|||
valorosi mandò a morire, e volle per mano de’ proprii cittadini |
|||
abbattute dalle fondamenta le mura, unico avanzo delle gloriose difese |
abbattute dalle fondamenta le mura, unico avanzo delle gloriose difese |
||
degli antichi tempi. |
degli antichi tempi.<br /> |
||
{{spazi|3}}Di Corrado, morto a Lavello al 1253 nell’età di anni ventisei, non rimaneva che Corradino in Alemagna, fanciullo di due anni; onde ''Manfredi'' ritolse il baliato e la difesa del reame. Più tardi si</ref> |
|||
Di Corrado, morto a Lavello al 1^55 nell’eia di anni ventisci, |
|||
non rimaneva che Corradino in Alemagna, fanciullo di due anni -, |
|||
onde Manfredi ritolse il babaio e la difesa del reame. Più tardi si |