Pagina:Notizie del bello, dell'antico, e del curioso della città di Napoli.djvu/185: differenze tra le versioni
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Piazze, Portici, Vichi, e Sedili. Oggi |
Piazze, Portici, Vichi, e Sedili. Oggi ritengono solo quello di Piazza o di Seggio. |
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di Piazza o di Seggio. |
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dalle catacombe di S. Gennaro in Napoli, in che il Duca depose |
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il corpo del rimpianto figliuolo, che seppe inchinar V animo del |
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{{spazi|3}}Più lunga serie di Duchi novera il secolo IX. Tra’ dieci che l’un dopo l’altro si succedetltero, il primo fu ''Antimo IV'' all’809; il qual si piacque principalmente con Teodonanda sua moglie di fondar |
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monisteri, ed esercitarsi ad altre opere di pietà. Morto lui l’anno 813, si mossero grandi contese fra’ Napolitani per la scelta d’un successore, e le parti di modo erano esasperate tra loro, che di leggieri non avrebbesi saputo condurle ad una via comune: finalmente l’Imperatore mandò loro un ''Teotista'' da Sicilia. Costui fu greco di nazione, epperò poco sollecito del buon governo delle cose nostre, per modo che non si curò di provocar l’ira del Principe Grimoaldo di Benevento, raccogliendo in Napoli un Beneventano domandato Dauferio, il quale aveva congiurato contro il suo Principe, e non avea potuto condurre a fine il disegno. Alla venuta di Grimoaldo, Teotisto gli fece fronte, e narra Erchemperto, che nella pugna feroce per terra e per mare fu sì grande strage de’ nostri, che ne restarono cinquemila sul campo di battaglia. Il Duca e Dauferio fuggendo, riuscivano a porsi in salvo dentro la città; ma non però trovaron qui riposo, perocchè furibonde, scarmigliate e scalze le donne con le armi alla mano gl’inseguirono, ad alta voce gridandoli infami traditori. Pure fu tanta la prudenza di Teotisto che, sedato il feminil tumulto, valse a placare anche l’animo di Grimoaldo, facendo ammenda del fallo con l’offerta di ottomila soldi d’oro, e della persona di Dauferio.<br /> |
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Più lunga serie di Duchi novera il secolo IX. Tra’ dieci che l’un |
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dopo l’altro si succedeltero, il primo fu Antimo /FaU’SOO*, il qual |
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si piacque principalmente con Teodonanda sua moglie di fondar |
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monisieri, ed esercitarsi ad altre opere di pietà. Morto lui l’anno |
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813, si mossero grandi contese fra’ Napolitani per la scella |
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d’un successore, e le parti di modo erano esasperate tra loro, |
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che di leggieri non avrebbesi saputo condurle ad una via comune: |
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finalmente l’Imperatore mandò loro un Teotista da Sicilia. Costui |
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fu greco di nazione, epperò poco sollecito dol buon governo delle |
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cose nostre, per modo che non si curò di provocar l’ira del Principe |
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Grimoaldo di Benevento, raccogliendo in Napoli un Beneventano |
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domandato Dauferio, il quale aveva congiurato contro il suo |
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Principe, e non avea potuto condurre a fine il disegno. Alla venuta |
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di Grimoaldo, Teotisto gli fece fronte, e narra Erchemperto, |
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che nella pugna feroce per terra e per mare fu sì grande strage |
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de’ nostri, che ne restarono cinquemila sul campo di battaglia. Il |
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Duca e Dauferio fuggendo, riuscivano a porsi in salvo dentro la |
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città -, ma non però trovaron qui riposo, perocché furibonde, scarmigliate |
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e scalze le donne con le armi alla mano gl’inseguirono, |
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ad alla voce gridandoli infami traditori. Pure fu tanta la prudenza |
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di Teotisto che, sedato il feminil tumulto, valse a placare anche |
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l’animo di Grimoaldo, facendo ammenda del fallo con l’offerta di |
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ottomila soldi d’oro, e della persona di Dauferio. |
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venuto in odio del popolo, dopo qualche anni fu tolto |
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