Pagina:Verga - Eva, Treves, 1873.djvu/55: differenze tra le versioni
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piccoli denti bianchi e lucidi. |
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stato cosi buono verso di me ! |
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mi disse con vivacità: |
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— Ditemelo francamente : Voi altri non vi mon¬ |
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cose di una donna? |
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— No. |
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— No. |
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— Ah! com’è bello quello che avete scritto di |
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me! esclamò battendo le mani con gioja infantile, |
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m’ha fatto tanto piacere ! |
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— Davvero. |
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La sua vanità era cosi sincera, cosi ingenua, |
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direi, ch’era quasi commovente. Abbandonava fra |
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— Ah! com’è bello quello che avete scritto di me! esclamò battendo le mani con gioja infantile, m’ha fatto tanto piacere! |
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le mie la sua n?ano senza guanto, — quella piccola |
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mano affilata, tiepida, colla pelle fine come il raso. |
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La sua vanità, era così sincera, così ingenua, direi ch’era quasi commovente. Abbandonava fra le mie le sue mani senza guanto, quella piccola mano affilata, tiepida, colla pelle fine come il raso. |
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— Che sciocca sono stata a farmi vedere da |
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voi cosi brutta! soggiunse. Non me lo son mai |
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perdonato! La colpa è mia. Vi ho letto in cuore |
— Che sciocca sono stata a farmi vedere da voi così brutta! soggiunse. Non me lo son mai perdonato! La colpa è mia. Vi ho letto in cuore |
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