Pagina:Verga - Eva, Treves, 1873.djvu/30: differenze tra le versioni

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valgono nulla.... cioè.... no!.... valgono a gettarti fra i piedi di codesta gente, laboriosa perchè è assetata di donne e di vino; — e cotesta gente, che si affretta verso la Borsa, riderà di te ubbriaco in pieno giorno delle sue passioni, — che anche tu vivi nella medesima atmosfera, e la bevi avidamente, perchè il tuo cervello e i tuoi nervi sono in uno stato di esaltazione morbosa — e la folla ti schernirà, finchè arriva una pietosa guardia urbana che ti conduce in prigione, in nome della moralità, o ti chiude nel manicomio.
valgono nulla... Cioè... no!... Valgono a gettarti

fra i piedi di cotesta gente, laboriosa perchè è
Egli si tacque per esaminare trionfante l’effetto della sua eloquenza da pessimista.
assetata di donne e di vino; — e cotesta gente,

che si affretta verso la Borsa, riderà di te ub¬
— Che cosa mi rispondi? domandò sorpreso del mio silenzio.
briaco in pieno giorno delle sue passioni, — chè

anche tu vivi nella medesima atmosfera, e la bevi
— Che hai veramente il cuore ammalato.
avidamente, perchè il tuo cervello e i tuoi nervi

sono in uno stato di esaltazione morbosa — e la
— Sarà anche vero. Già te l’ho detto ch’è quistione d’ottica, ed io non pretendo all’infallibilità.
folla ti schernirà, finché arriva una pietosa guardia

urbana che ti conduce in prigione, in nome della
— E ti credo molto sventurato.
moralità, o ti chiude nel manicomio.

Egli si tacque per esaminare trionfante l’effetto
— Sì! sì! accennò col capo, e sembrava commosso, indi soggiunse: È pure una gran sventura quella di perdere certe illusioni.... certe follie.... care follie che riempivano dì rosei sogni la mia
della sua eloquenza da pessimista.
Che cosa mi rispondi? domandò sorpreso del
mio silenzio.
Che hai veramente il cuore ammalato.
— Sarà anche vero. Già te l’ho detto ch’è qui-
stione d’ottica, ed io non pretendo all’infallibilità.
E ti credo molto sventurato.
— SI ! si ! accennò col capo, e sembrava com¬
mosso ; indi soggiunse : È pure una gran sventura
quella di perdere certe illusioni.-., certe follie...
care follie che riempivano di rosei sogni la mia
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