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{{Pt|mico|nemico}} così forte e potente, se li diede volontariamente; e
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<ref follow="pag98">{{Pt|na|ciascuna}} parte si attenga e più l’affrettarsi alle pratiche conclusioni e più la dependenza scientifica dagli oltramontani; dovechè in questi l’originalità è men guasta, maggiore l’indugio su’ generali e maggior l’uso delle storiche investigazioni. Tacendo de’ minori, che non son pochi, solo mentoveremo del {{AutoreCitato|Gaetano Filangieri|''Filangieri''}}, il quale per la sua rinomata ''scienza della legislazione'' tiene fra’ primi alto posto; il quale, unendo l’opera dianzi scongiunta del giureconsulto, del politico e del filosofo, fecesi a costituirne una legislazione ideale, e spesso annunziò e svolse idee nuove e opinioni ingegnosissime, confortando a riforme che in parte furon poi fatte. — Pari ingegno e valore addimostrarono i nostri nell’economia, anzi è a lor dovuta la singolar lode di averla fondata in Europa, poi ristoratala
iTiko COSÌ forte e p’)teiile, se li diede vok)ntariamente ^ e
o più propriamente rifondata in Italia. Del primo fatto avrem dovuto toccare nella precedente età, ma, sendovi rimaso solo e slegato, ci fu avviso che, per doverlo annodare agli altri di comune natura, questo fossegli luogo più adatto. Fin da’ primi anni del secento il {{AutoreCitato|Antonio Serra|''Serra''}}, fattosi a cercar ragione a’ mali che travagliavano questo sì favorito paese, mise a stampa un libro che, sotto il titolo di {{TestoCitato|Breve trattato delle cause che possono far abbondare li regni d'oro e d'argento dove non sono miniere|''breve trattato delle cause che possono far abbondare i regni d’oro e d argento''}}, contiene il primo ampio trattato di economia. Studiate le dette cause appo i moderni, le andò ordinatamente
na parte si attenga e più l’affrettarsi alle pratiche conclusioni e
additando e sponendo, e die’ loro a condizione apposite norme governative, scorgendo fin da quel tempo il segreto legame ch’è fra’ vari elementi del viver sociale. Com’altri stimerebbe dal titolo, non pose la ricchezza nell’argento e nell’oro, nè disconobbe il pregio dell’agricoltura; ma fece assai maggior conto de’ traffichi e della industria, la cui virtù produttiva fu egli il primo a indicare. Indi a poco un altro napolitano scrisse degli abusi del monetare; ma in sostanza il Serra non ebbe degni continuatori, e la scienza economica appresso noi si tacque f no a che il provvido reggimento di Carlo III non le venne a dar fidanza ed ardire. Intanto essa avea progredito oltremonti; ed alle interne cagioni aggiuntosi anche l’esempio degli stranieri, levossi un’egregia schiera di economisti, che pel resto del secolo non lasciò mai di scrivere e di affaticarsi. I primi fra loro, per il tempo in
più la dependenza scientifica dagli oltramontani; dovechè in questi
cui scrissero, s’accostaron al ''sistema mercantile'', pur non tanto</ref>
l’originalità è men guasta, maggiore l’indugio su’generali e maggior
r uso delle storiche investigazioni. Tacendo de’ minori^ the non
son pochi, solo mentoveremo del Filangieri, il quale per la sua
rinomata scienza della legislazione tiene fra’ primi alto posto*, il
quale, unendo Peperà dianzi scongiunta del giureconsulto, dei politico
e del filosofo, fecesi a costituirne una legislazione ideale,
e spesso annunziò e svolse idee nuove e opinioni ingegnosissime,
confortando a riforme che in parte furon poi fatte, -r- Pari ingegno
e valore addimostrarono ì nostri nell’economia, anzi è a lor
dovuta la singoiar lode di averla fondata in Europa, poi ristoratala
o pili propriamente rifondata in Italia. Del primo fallo avrem
dovuto toccare nella precedente eia, ma, sendovi rimaso solo e
slegato, ci fu avviso che, per doverlo annodare agli aliri di comune
natura, questo fessegli luogo più adatiOi Fin da’primi anni
del secenio il Serra, fattosi a cercar ragione a’ mali che travagliavano
questo si favorito paese, mise a stampa uà libro che,
sotto il titolo d’i breve trattato delle cause che possono far abbondare
i regni d* oro e d argento, contiene il primo ampio trattato
di economia. Studiate le delle cause appo i moderni, le andò ordinatamente
additando e sponendo, e die’ loro a condizione apposite
norme governative, scorgendo fin da quel tempo il segreto legame
ch’è fra’ vari elementi del viver sociale. Com’allri stimerebbe
dal titolo, non pose la ricchezza nell’argento e nell’oro, nò
disconobbe il pregio dell’agricoltura; ma fece assai maggior conio
de’traffichi e della industria, la cui virtù produttiva fu egli il primo
a indicare. Indi a poco un altro napolitano scrisse degli abusi
del monetare -, ma in sostanza il Serra non ebbe degni continuatori, e la scienza economica appresso noi si tacque fno a che il
provvido reggimento di Carlo IH non le venne a dar fidanza ed ardire.
Intanto essa avea progredito oltremonti; ed alle interne cagioni
aggiuntosi anche l’esempio degli stranieri, levossi un’egregia
schiera di economisti, che pel resto del secolo non lasciò
mai dì scrivere e di affaticarsi. I primi fra loro, per il tempo in
cui scrìssero, s’accoslaron al sistema mercantile, pur non tanto