Pagina:Notizie del bello, dell'antico, e del curioso della città di Napoli.djvu/135: differenze tra le versioni
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<ref follow="pag98">{{Pt|tanto|Pertanto}} la medicina ippocratica, da non pochi proclamata in quel secolo, assai bene prevalse nel seguente, quantunque le dottrine di quei due greci, ma segnatamente la galenica, seguitassero a regnar nelle scuole. Or il passare ad {{AutoreCitato|Ippocrate}} non fu in sostanza un cangiar di signore, sì piuttosto un sostituire alle ipotesi lo studio de’ fatti e la cauta induzione, un avvezzarsi ad andare da sè con savia scorta. Infatti i nostri più valenti ippocratici chiaro fan vedere che consigliatamente accolgono le greche dottrine, e ch’ei le han già verificate o cercan di riformarle co’ fatti. Di queste libere indagini grandemente profittarono le scienze mediche, ma soprattutto l’anatomia fe’ allora progressi mirabili; basti qui mentovare dell’''Eustachio'' che di assai scoperte l’acerebbe, e disegnò quarantasei diligentissime tavole, da cui si raccoglie aver egli il primo e solo tante cose osservato, che poi disgiuntamente diedero a molti gran nome. La chirurgia pertanto non si rimase negletta, ed è notevole che sin dal 1535 fu scritto del modo di cavar la pietra, indi un napolitano molto egregiamente trattò delle ferite causate dagli archibugi. Nel secolo appresso, mentre che i più continuavano a professar la galenica, molti grandi e famosi medici tenevano per Ippocrate, ma con maggior libertà, tanto che alcuni, solo accogliendone il metodo, davansi ad osservare e ad investigare a lor modo. Così fece il dottissimo {{AutoreCitato|Marco Aurelio Severino|''Marco Aurelio Severino''}}e ne fu ristorata la chirurgia, promossa la notomia comparata, e fatte molte scoperte rimase ignote con le sue opere. Sicchè il genio indagatore sempreppiù andavasi diffondendo, e si venne a tale, che di molti mostraronsi schivi e intolleranti di qualsisia autorità, seguitando l’esempio di ''Sebastiano Bartoli'', medico riputatissimo. Anzi e’ pare che l’aguzzata critica, la più larga osservazione e le cadute ipotesi gettassero i men passionati in timida prudenza e nel dubbio. Ma intanto che il nudo empirismo facea questo effetto, il progresso delle scienze fisiche e matematiche confortava i più fiduciosi ed arditi a introdurle nella medicina. Sorse allora la ''scuola iatromeccanica'', della quale se non fu in Napoli la principal sede, napolitano fu l’illustre fondatore, cioè il dianzi nominato ''Borelli'', Quarta età.<br /> |
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alla Monarchia, ed in questo modo. |
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tanto la medicina ippocratica, da non pochi proclamata in quel secolo, assai bene prevalse nel seguente, quantunque le dottrine di |
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quei due greci, ma segnatamente la galenica, seguitassero a regnar |
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nelle scuole. Or il passare ad Ippocraie non fu in sostanza uà |
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cangiar di signore, si piuttosto un sostituire alle ipotesi lo studio |
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de’ fatti e la cauta induzione, un avvezzarsi ad andare da sé con |
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savia scoria. Infatti i nostri più valenti ippocratici chiaro fan vedere |
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che consigliatamente accolgono le greche dottrine, e ch’elle |
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h;in già verificate o cercan di riformarle co’fatti. Di queste libere |
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indagini grandemente profittarono le scienze mediche, ma soprattutto |
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l’anatomia fé’ allora progressi mirabili; basti qui mentovare |
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dell’Eustachio che di assai scoperte Tacerebbe, e disegnò quarantasei |
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diligentissime tavole, da cui si raccoglie aver egli II primo |
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e solo tante cose osservato, che poi disgiuntamente diedero a molli |
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gran nome. La chirurgia pertanto non si rimase negletta, ed è |
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notevole che sin dal 1535 fu scritto del modo di cavar la pietra, |
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indi un napolitano molto egregiamente trattò delle ferite causate |
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dagli archibugi. Nel secolo appresso, mentre che i più continuavano |
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a professar la galenica, molti grandi e famosi medici tenevano |
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per Ippocrate, ma con maggior libertà, tanto che alcuni, |
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solo accogliendone il metodo, davansi ad osservare e ad investigare |
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a lor modo. Così fece il dottissimo Marco Aurelio Severino^ |
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e ne fu ristorata la chirurgia, promossa la notomia comparala, e |
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fatte molte scoperte rimase ignote con le sue opere. Sicché il genio |
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indagatore sempreppiù andavasi diffondendo, e si venne a tale, |
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che di molti mostraronsi schivi e intolleranti di qualsisia autorità, |
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seguitando T esempio di Sebastiano Barloli, medico riputalissimo. |
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Anzi e’ pare che l’aguzzata critica, la più larga osservazione e le |
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cadute ipotesi gettassero i men passionati in timida prudenza e nel |
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dubbio. Ma intanto che il nudo empirismo facea questo effetto, il |
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progresso delle scienze fisiche e matematiche confortava i più fiduciosi |
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ed arditi a introdurle nella medicina. Sorse allora la scuola |
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iatromeccanica ^ della quale se non fu in Napoli la principal sede, |
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napolitano fu V illustre fondatore, cioè il dianzi nominato Sorelli, |
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