Pagina:Notizie del bello, dell'antico, e del curioso della città di Napoli.djvu/101: differenze tra le versioni
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e costumi Greci; |
e costumi Greci; benchè poco da quelli de’ Romani si {{Pt|di-|}} |
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<ref follow="pag94">{{Pt|ciar|cominciar}} la narrazione, ci adopreremo di rappresentar brevemente questa comune indole o natura del pensiero de’ Napolitani per ciò che si attiene alle scienze e alle lettere, collocandoci in un punto altissimo, tanto che scompariscano le peculiari differenze e le eccezioni, e ciascuna parte di letteratura si possa abbracciare.<br /> |
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la narrazione, ci adopreremo di rappresentar brevemente questa |
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comune indole o natura del pensiero de’Napolitani per ciò die |
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si attiene alle scienze e alle lettere, collocandoci in un punto altissimo, |
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tanto che scompariscano le peculiari differenze e le eccezioni, e ciascuna parte di letteratura si possa abbracciare. |
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come la più general impronta o carattere che si voglia dire |
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tanto dismembrasse, e tanto violentemente stringesse nell’uomo |
tanto dismembrasse, e tanto violentemente stringesse nell’uomo |
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individuo la nostra inlellettiva virtù |
individuo la nostra inlellettiva virtù; ma forse gli svariati elementi |
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onde le popolazioni delle nostre contrade si costituirono, il saldo |
onde le popolazioni delle nostre contrade si costituirono, il saldo |
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concetto e però la sicura affermazion del pensiero che diremo avanti |
concetto e però la sicura affermazion del pensiero che diremo avanti |
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la niuna vita civile, lo scomponimento compiuto dal mal governo |
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vicereale, e alcun’altra più |
vicereale, e alcun’altra più celata cagione, concentraron tanto addentro |
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gli intelletti e gli sceverarono. Che ne sia della generazion del fatto, questa individualità de’ nostri scrittori, o di per se sola o sovvenuta da altre cause che pur mentoveremo, ha dato alle lor opere, segnatamente per il tempo de’ vicerè, una sì profonda impressione, che difficil è non la vedere. Per essa gli scritti dei Napolitani, massime a que’ dì, sogliono avere una indipendenza e natìa singolarità, che diventa alcuna volta stranezza o bizzarria. Epperò da qualche scarsa eccezione in fuori, che per altro comprende scrittori di poca fama, si può francamente asserire che non è mai stata fra nostri l’intera e servile imitazion d’altrui. Quando altro non si è potuto fare, sonosi fatti mutamenti o novelle applicazioni; di che allora che pur qui s’insinuarono le dottrine empiriche d’oltremonti, non vi furon del tutto accolte, e di molti innesti e cangiamenti vi s’introdussero, parte per volerne munire i principî morali e per la propensione idealistica de’ Napolitani, e parte per la lor ritrosìa ad accoglier l’altrui senza altrimenti usare il proprio pensiere. Invece i nostri concittadini sonosi |
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gli intelletti e gli sceverarono. Che ne sia della generazion |
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lasciati andare in ogni tempo ad arditissime teoriche ed a pronte conghietture, onde alcune volte sono usciti grandi errori e traviamenti, ma assai più spesso inestimabili tesori di sapienza e stimolo poscia di esempio alle più colte nazioni. Da ultimo non vogliamo tralasciar di osservare che si fatta individualità de’ nostri</ref> |
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del fatto, questa individualità de’nostri scrittori, o di per se sola |
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o sovvenuta da altre cause che pur mentoveremo, ha dato alle |
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lor opere, segnatamente per il tempo de* viceré, una sì profonda |
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impressione, che dilficil è non la vedere. Per essa gli scritti dei |
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Napolitani, massime a que’ dì, sogliono avere una indipendenza e |
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natia singolarità, che diventa alcuna volta stranezza o bizzarria. |
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Epperò da qualche scarsa eccezione in fuori, che per altro comprende |
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scrittori di poca fama, si può francamente asserire che |
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non è mai stata fra nostri T intera e servile imitazion d’altrui. |
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Quando altro non si è potuto fare, sonosi fatti mutamenti o novelle |
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applicazioni -, di che allora che pur qui s’insinuarono le dottrine |
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empiriche d’ollremonli, non vi furon del lutto accolte, e di |
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molti innesti e cangiamenti vi s’introdussero, parte per volerne |
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munire i principi morali e per la propensione idealistica de’ Napolitani, |
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e parte per la lor ritrosìa ad accoglier l’altrui senza altrimenti |
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usare il proprio pensiero. Invece i nostri concittadini sonosi |
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lasciati andare in ogni tempo ad arditissime teoriche ed a |
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pronte conghietture, onde alcune volte sono usciti grandi errori |
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e traviamenti, ma assai più spesso inestimabili tesori di sapienza |
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e stimolo poscia di esempio alle più colle nazioni. Da ultimo non |
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vogliamo tralasciar di osservare che si fatta individualità de’nostri |