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per la parte di mare, principiando dalla stessa chiesa
del Carmine, includendo il Molo, V Arsenale, S. Lucia,
E per la parte di mare, principiando dalla stessa chiesa del Carmine, includendo il Molo, l’Arsenale, S. Lucia,
Pietrarsa un Opificio per le macchine a vapore, senza aver più bisogno
<ref follow="pag50">Pietrarsa un Opificio per le macchine a vapore, senza aver più bisogno dello straniero. Ha fatto costruire due ponti di ferro, uno chiamato Ferdinandeo sul Garigliano, compiuto nel 1832, e l’altro Cristino sul Calore, nel 1835. Rivolse le sue paterne cure alla
pietosa Casa degli Incurabili, dove son sacri i nomi di Bruno Amantea, Domenico Cotugno, Villari, Sementini ed altri; e dove la gioventù studiosa dell’ arte salutare, accorre con filantropico desiderio per meditare ne’ teatri Anatomici, rendendo così un più religioso culto alla generosa Igea. Il Collegio di Musica, già in tutta Europa rinomato, è stato accresciuto d’ un archivio d’ ispirata armonia, dove eterne rimangono le note del Piccini, Sacchini, Iommelli, Fenaroli, Anfossi, Paesiello, Cimarosa, Pergolesi e di altri che successero eredi di quel genio, che domina a suo talento gli affetti.<br />
dello siraniero. Ha fatto costruire due pomi di ferro, uno
{{spazi|3}}Ed abbenchè fin dal 1776 fusse stato murato un Camposanto nel luogo detto prima Pichiodi, e poi Santa Maria del Pianto, di 366 fosse, con disegno del Fuga, pure, per l’avversione de’ nobili d’ aver comune co’ meschini la tomba, eravi l’uso di seppellire i cadaveri in città, non senza detrimento della salute pubblica. Ma Ferdinando II per saviissimo dettato, impose che questo devoto ricinto fosse stanza sepolcrale d’ ognuno; cosicchè depurata più l’atmosfera della Città, oggi è divenuto sacro alle lagrime ed a’ sospiri di tutti.<br />
chiamalo Ferdinandeo sul Garigliano, compiuto nel 1852, e l’altro
{{spazi|3}}Il Re, facendo tesoro della prodigiosa invenzione del vapore, che mirabilmente accelera il commercio di terra e di mare, ha tenuto per solenne concetto, dal così facilitato commercio, di schiudere un campo di maggiori progressi d’incivilimento, e di nazionali dovizie. Abbiam difatti indicato qual fosse il perimetro delle fabbriche della città, quando non s’ era ancor dato cominciamento alle ultime costruzioni suburbane de’ nostri giorni; pure il circuito di tutti i quartieri fino a’ limiti delle lor dipendenze misura oltre le ventuno miglia e passi dugento. Ma Napoli ha ricevuto dal 1840 a questa volta incredibile ampliazione, se attendi che Capua, Castellammare e Nocera son quasi alla città ricongiunte per mezzo di due strade che, furon prime ferrate in Italia, le quali in men di due ore ti fan percorrere contrade, la cui importanza non sapremmo</ref>
Cristino sul Calore, nel 4835. Rivolse le sue paterne cure alla
pietosa Casa degli Incurabili, dove son sacri ì nomi dì Bruno Amanlea, Domenico Cotugno,, Villari, Sementini ed. altri -, e dove
la gioventù studiosa dell’arie salutare, accorre con filantropico
desiderio per meditare ne’ teatri Anatomici, rendendo così
un più religioso culto alla generosa Igea. Il Collegio di Musica,
già in tutta Europa rinomato, è stato accresciuto d’un archivio
d’ispirala armonia, dove eterne rimangono le note del Piccini,
Sacchini, lommelli, Fenaroli, Anfossi, Paesiello, Ci morosa, Pergolesi
e di altri che successero eredi dì quel genio, che domina
a suo talento gli affetti.
Edabbenchè fin dal 1776 fusse stato muralo un Camposanto nel luogo
detto prima Pichiodì, e poi Santa Maria del Pianto, di 56G fosse,
con disegno del Fuga, pure, per l’avversione de’ nobili d’aver
comune co’ meschini la tomba, eravi l’uso di seppellire i cadaveri
in citlà, non senza detrimento della salute pubblica. Ma Ferdinando 11
per savissimo dettato, impose che questo devoto rìcinlo fosse stanza
sepolcrale d’ognuno -, cosicché depurata più l’atmosfera della Città,
oggi è divenuto sacro alle lagrime^ed a’ sospiri di lutti.
Il Re, facendo tesoro della prodigiosa invenzione del vapore, che
mirabilmenie accelera il commercio di terra e di mar^, ha tenuto
per solenne concetto, dal così facilitato commercio, di schiudere
un campo dì maggiori progressi d’incivilimento, e di nazionali dovizie.
Abbiam difattì indicato qual fosse il perimetro delle fabbriche
della città, quando non s’era ancor dato cominciamenio alle ultime
costruzioni suburbane de’ nostri giorni-, pure il circuito di
tutti i quartieri fino a’ limiti delle lor dipendenze misura oltre le
ventuno miglia e passi dugento. Ma Napoli ha ricevuto dal 1840 a
questa volta incredibile ampliazione, se attendi che Capua, Castellammare
e Nocera son quasi alfa città ricongiunte per mezzo di
due strade che, furon prime ferrate in Italia, le quali in men dì due
ore ti fan percorrere contrade, la cui importanza non sapremmo