Pagina:Notizie del bello, dell'antico, e del curioso della città di Napoli.djvu/41: differenze tra le versioni

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Seconda, che eresse le mura della Dogana del Sale, sino alla strada delle Corregge.
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Seconda, che eresse le mura della Dogana del Sale, sino
La decima fu principiata a’15 di giugno dell’anno’1484
alla strada delle Corregge.
<ref follow="pag20">verisimile, entrati in Palepoli i Sanniti ed i Nolani, nel corso della guerra ai Nolani, che erano in minor numero, si fosse dato il carico della difesa di Napoli, come quella contro cui meno si dirigevano i Romani, ed ai Sanniti quello di difendere Palepoli; tal che allor quando Publilio interruppe le vicendevoli comunicazioni tra le due città, i Nolani venissero a restar disgiunti e sequestrati in Napoli. La qual nostra congettura è anche confermata
La decima fu principiata a’15 di giugno dell’anno 1484
da un altro passaggio dello storico, ove parlando della necessità, in cui i Greci si videro di sottomettersi, dice che: ''velut capti a suismet praesidiis indigna patiebontur;'' colle quali parole s’indica, se pur non c’ inganniamo, assai chiaramenie che tanto Palepoli, che Napoli aveva il proprio speciale presidio.<br />
verisimile, entrati in Palepoli i Sanniti ed i Nolani, nel corso della
{{spazi|3}}Ma ciò non basta. Noi desumeremo il più forte argomento a sostenere il nostro assunto da quello stesso passaggio di Livio, che
guerra ai Nolani, che erano in minor numero, si fosse dato il
dai patrii scrittori ci viene in contrario allegato. Dice lo storico, che i Romani, occupati i luoghi alti di quella parte della città presidiata dai Sanniti, diedero un altissimo grido, al quale i Greci, avuto il segnale dai loro capi, non si mossero, ma i Nolani dalla parte opposta della città per la via di Nola si fuggirono.<br />
carico della difesa di Napoli, come quella contro cui meno si dirigevano
{{spazi|3}}Or su queste parole deve in prima notarsi che Livio quando usa l’espressione ''partem urbis'', intende, come abbiam di sopra accennato, quelle che prima aveva chiamate assolutamente ''urbes'', cioè {{Ec|Naloli|Napoli}} e Palepoli, e non già una parte di Napoli o una parte di {{Ec|Papepoli|Palepoli}}. Così narrando quella fazione di Publilio, colla quale questi, postosi in mezzo tra l’una e l’altra, interruppe le vicendevoli comunicazioni de’ Greci, dice, che in conseguenza di ciò ''interseptis munimentis hostium pars parti abscissa erat''. Dal contesto inoltre dello stesso storico rilevasi, che dalla parte ove stavano i Sanniti poteva uscirsi al mare senza ostacolo, che Napoli allora era come un accessorio di Palepoli, e che questa era situata poco distante dal luogo, ove stava Napoli ai tempi di Augusto. Or posto
i Romani, ed ai Sanniti quello di difendere Palepoli;,
tutto ciò, se la parte dove i Sanniti stavano (''quam Samnites insidebant'') e dove si trovavano i luoghi elevati (''summa urbis'') presi</ref>
tal che allor quando Publilìo interruppe le vicendevoli comunicazioni
tra le due città, i Nolani venissero a restar disgiunti e sequestrati
in Napoli. La qual nostra congettura è anche confermata
da un altro passaggio dello storico, ove parlando della necessità,
in cui i Greci si videro di sottomettersi, dice che: velut capii a
suismet praesidiis indigna patiebontur; colle quali parole s’indica,
se pur non e’ inganniamo, assai chiaramenie che tanto Palepoli»
che Napoli aveva il proprio speciale presidio.
Ma ciò non basta. Noi desumeremo il più forte argomento a sostenere
il nostro assunto da quello stesso passaggio di Livio, che
dai patrìi scrittori ci viene in contrario allegato. Dice lo storico,
che i Romani, occupali i luoghi alti di quella parte della cìtià
presidiata dai Sanniti, diedero un altissimo grido, al quale i Greci,
avuto il segnale dai loro capi, non si mossero, ma i Nolani dalla
parte opposta della città per la via di Nola si fuggirono.
Or su queste parole deve in prima notarsi che Livio quando usa
l’espressione partem urbis^ intende, come abbiam di sopra accennato, quelle che prima aveva chiamate assolutamente urbes ^ cioè
Natoli e Palepoli, e non già una parte di Napoli o una parie di
Papi^poli. Così narrando quella fazione di Publilio, colla quale questi,
postosi in mezzo tra Tuna e T altra, interruppe le vicendevoli
comunicazioni de’ Greci, dice, che in conseguenza di ciò interseptis
munimenlis hostium pars parti abscissa erat. Dal contesto inoltre
dello stesso storiro rilevasi, che dalla parte ove stavano i Sanniti
poteva uscirsi al mare senza ostacolo, che Napoli allora era
come un accessorio di Palepoli, e che questa era situata poco distante
dal luogo, ove stava Napoli ai tempi di Augusto. Or posto
lutto ciò, se la parte dove i Sanniti slavano {quam Samniles in^
tidebant) e dove si trovavano i luoghi elevati (^summa urbis) presi