Pagina:Catullo e Lesbia.djvu/259: differenze tra le versioni
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I MS ''incepta''; il codice Fauriano 8236: ''accepta; incepto'', con men ragione di tutti il {{Ac|August Weise|Weisio}}. Io ho seguito la lezione del {{Ac|Adrianus Turnebus|Turnebo}}, giacchè mi pare che ''inceptam frustra,'' principiata male, apparecchiata indarno, mal presta I non possa riferirsi che alla ''protesllaëam domum,'' che così vien chiamata, perchè: ''nondum cum sanguine sacro Hostia cælestes pacificasset heros''. Non credo perciò che il ''frustra'' s’abbia a riferire a ''pacificasset,'' come vorrebbe lo Stazio; ma piuttosto ad ''inceptam,'' che qui non può aver significato di ''non accetta,'' com’egli pretende: perchè leggendo ''incepta'' che varrebbe, secondo lui, ''non accepta,'' e non potendosi riferire ad altri che a Laodamia, seguirebbe che essa Laodamia ebbe a soffrir di poi la perdita dello sposo, perchè non grata, ''non accetta'' agli Dei; mentre il poeta ci dice chiaramente che tutta la colpa fu di Protesilao, che dimenticò di sagrificare agli Dei nel giorno delle sue nozze. |
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<poem>{{smaller|Pag. 202.}}{{spazi|10}}{{§|merser|[[Catullo e Lesbia/Traduzione/Parte terza. Riconciliazione/19. A Manlio - LXVIII Ad Manlium#merser|''Quæ nuper nostro letum miserabile fratris.'']]}}</poem> |
<poem>{{smaller|Pag. 202.}}{{spazi|10}}{{§|merser|[[Catullo e Lesbia/Traduzione/Parte terza. Riconciliazione/19. A Manlio - LXVIII Ad Manlium#merser|''Quæ nuper nostro letum miserabile fratris.'']]}}</poem> |
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Fra tanta varietà di lezioni questa del {{Ac|Jean Passerat|Passerazio}} mi par la migliore. ''Nuper'' ha un valore storico;<section end="va19" /> |