Pagina:Catullo e Lesbia.djvu/241: differenze tra le versioni

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<section begin="va1" />{{Pt|tuno| opportuno}} di ''credunt'': esprime una supposizione, una credenza del poeta, colla quale il pubblico non ha nulla che fare. ''Tam'' non solo è più proprio di ''quum'', ma ha più evidenza di ''quam'': accresce l’intensità della fiamma. La lezione di {{AutoreCitato|Teodoro Marcilio}} (''In C. V. Catull.'', aster. 11):
<section begin="va1" />{{Pt|tuno| opportuno}} di ''credunt'': esprime una supposizione, una credenza del poeta, colla quale il pubblico non ha nulla che fare. ''Tam'' non solo è più proprio di ''quum'', ma ha più evidenza di ''quam'': accresce l’intensità della fiamma. La lezione di {{AutoreCitato|Theodorus Marcilius|Teodoro Marcilio}} (''In C. V. Catull.'', aster. 11):


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<poem>{{smaller|Pag. Ibidem.}}{{spazi|10}}{{§|soluit|[[Catullo e Lesbia/Traduzione/Parte prima. Amore ed illusione/1. Al passere di Lesbia - II Ad passerem Lesbiae#soluit|''Quod zonam soluit diu ligatam.'']]}}</poem>
<poem>{{smaller|Pag. Ibidem.}}{{spazi|10}}{{§|soluit|[[Catullo e Lesbia/Traduzione/Parte prima. Amore ed illusione/1. Al passere di Lesbia - II Ad passerem Lesbiae#soluit|''Quod zonam soluit diu ligatam.'']]}}</poem>


''Soluit'' legge {{Ac|Geronimo Avanzio|Avanzio}} sulla fede d’un codice antico. {{AutoreIgnoto|Handio}} approva, riferendosi a {{AutoreCitato|Prisciano|Prisciano}}, lib. I, pag. 546, l. 23: ''Catullus veronensis, {{Sc|zonam soluit diu ligatam}}, inter hendecasyllabos phalecios posuit. Ergo nisi {{Sc|soluit}} trisyllabum accipias, versus stare non potest.''
''Soluit'' legge {{Ac|Geronimo Avanzio|Avanzio}} sulla fede d’un codice antico. {{Ac|Ferdinandus Handius|Handio}} approva, riferendosi a {{AutoreCitato|Prisciano|Prisciano}}, lib. I, pag. 546, l. 23: ''Catullus veronensis, {{Sc|zonam soluit diu ligatam}}, inter hendecasyllabos phalecios posuit. Ergo nisi {{Sc|soluit}} trisyllabum accipias, versus stare non potest.''