Pagina:Notizie del bello, dell'antico, e del curioso della città di Napoli.djvu/14: differenze tra le versioni

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lulla nuova. E da questo nacque il nome di Palepoli, porche
tutta nuova. E da questo nacque il nome di Palepoli, porche
dicendosi le nuove abitazioni città nuova, necessarialuue
dicendosi le nuove abitazioni città nuova, {{Pt|necessaria-|taronnecessaria-}}
<ref follow="pag10">tutte queste cose corrispondono appunto al modo come Omero ed i mitologi rappresentano le Sirene? Appena l’errante Greco passa loro dinnanzi, già sanno che chiamasi Ulisse, già conoscono le sue sventure, le sue battaglie, i luoghi dove furono combattute e con quali nemici; e questo non solo, ma quanto accade su la terra, che fu la scienza onde si pregiavan gli oracoli. Ma Ulisse
queste cose corrispondono appunto al modo come Omero ed
seppe sfuggire alle insidie di quelle; chè l’uomo accorto non si lascia prendere nè agli accenti lusinghieri di femmina, nè alle ciurmerìe di che il volgo facilmente si pasce. Aggiungi la loro genealogia. Per indicare che si originavano dall’Acarnanìa furon dette nate dal sangue che grondò sulla terra quando Ercole ruppe il corno
i mitologi rappresentano le Sirene? Appena l’errante Greco passa
all’Acheloo; e perchè giunte quì per mare, furono da Sofocle chiamate
loro dinnanzi, già sanno che chiamasi Ulisse, già conoscono le
{{Centrato|''Figlie di Forco che ubbidisce a Pluto.''}}
sue sventure, le sue battaglie, i luoghi dove furono combattute
{{spazi|3}}Or ne’ tempi sopravvenuti, l’Omerico racconto perdette la semplicità natìa. Le acheloiche donzelle diventaron tre, ebbero nomi
e con quali nemici •, e questo non solo, ma quanto accade su la
significativi della bellezza, del canto e della castità loro, come ''Telxiepea'', ''Aglaofeme'', ''Leucosia'', ''Ligea'', ''Partenope'' che importavano,come un dire la ''modulatrice lusinghiera degli epici versi, la famosa per la voce, la canora, la bianca, la vergine''. Furon chiamate figlie di Melpomene, e portarono in mano musicali strumenti da accompagnar la voce, ed ebbero ali per dinotare l’estro onde si alzavano alla cognizion del futuro, spiegando melodici voli. Indi a
terra, che fu la scienza onde si pregiavan gli oracoli. Ma Ulisse
poco scapitarono nel valore del canto, e ciò fu inteso per aver osato di gareggiar ne’ versi colle Muse, le quali vintele, tarparon loro le ali per farsene ornamento alle trecce. Nè andò guari che perdettero quasi tutta la figura con cui Omero le dipinse. Se i loro vaticinî riuscivan graditi per soavità di melodìa, erano ad un tempo involti nella oscurità del significato. Per quella dunque le Sirene meritaronsi il nome di ''usignuoli'', per questa vennero chiamate ''uccelli'' o rondini, appunto perchè inintelligibile è la voce de’ volanti, e come barbara fu tenuta da’Greci; onde parlar come uccello, e, che più è, come ''rondine'', valse appo di essi un proverbiare che non si lasciava intendere. Adunque l’arte volendo significare in plastica o in pittura questa proprietà delle Sirene, non potè farlo che figurandole col corpo di uccello, e col viso di vezzosa vergine.</ref>
seppe sfuggire alle insidie di quelle *, che V uomo accorto non si
lascia prendere né agli accenti lusinghieri di femmina, né alle ciurmerle
di che il volgo facilmente si pasce. Aggiungi la loro genealogìa.
Per indicare che si originavano dall’Acarnanìa furon dette
naie dal sangue che grondò sulla terra quando Ercole ruppe il corno
all’Acheloo-, e perchè giunte qui per mare, furono da Sofocle chiamate
Figlie di Forco che ubbidisce a Fiuto,
Or ne’ tempi sopravvenuti, T Omerico racconto perdette la semplicità
natia. Le acheloiche donzelle diventaron tre, ebbero nomi
significativi della bellezza, del canto e della castità loro, come TcU
ociepea ^ Àglaofcme, Leucosia ^ Ligea^ Partenopea che importavano,
come un dire la modulatrice lusinghiera degli epici versi^ la famosa
per la voce, la canora, la bianca, la vergine. Furon chiamate figlie
di Melpomene, e portarono in mano musicali strumenti da accompagnar
la voce, ed ebbero ali per dinotare l’estro onde si alzavano
alla cognizion del futuro, spiegando melodici voli. Indi a
poco scapitarono nel valore del canto, e ciò fu inteso per aver
osato di gareggiar ne’ versi colle Muse, le quali vintele, tarparoa
loro le ali per farsene ornamento alle trecce. Né andò guari che
perdettero quasi tutta la figura con cui Omero le dipinse. Sei loro
vaticini riuscivan graditi per soavità di melodìa, erano ad un tempo
involti nella oscurila del significato. Per quella dunque le Sirene
meritaronsi il nome di usignuoli, per questa vennero chiamate uccelli
o rondini, appunto perchè inintelligibile è la voce de’ volanti, e
come barbara fu tenuta da* Greci •, onde parlar come uccello, e,
che più è, come rondine, valse appo dì essi un proverbiare che
non si lasciava intendere. Adunque l’arte volendo significare in plastica
o in pittura questa proprietà delle Sirene, non poiè farlo che
figurandole col corpo di uccello, e col viso di vezzosa vergine.