Pagina:Catullo e Lesbia.djvu/256: differenze tra le versioni

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<section begin="va16" />un tal della famiglia dei Tapponi, della gente Valeria; il secondo è manifesto errore dell’amanuense. Il {{Ac|Gerardo Giovanni Vossio|Vossio}}, trovando in alcuni libri antichi ''omina'' in cambio di ''omnia'' e ''nostra'' invece di ''monstra'', crede che tutte coteste varianti provengano da ciò, che gl'ignoranti copisti hanno scambiato con ''coponem'' o ''cauponium'' il nome proprio di ''Coponem'' o ''Coponium'', a cui l’epigramma è diretto, e ci ha fornita la lezione, che a me pare la più probabile di quante altre.
<section begin="va16" />un tal della famiglia dei Tapponi, della gente Valeria; il secondo è manifesto errore dell’amanuense. Il {{Ac|Isaac Vossius|Vossio}}, trovando in alcuni libri antichi ''omina'' in cambio di ''omnia'' e ''nostra'' invece di ''monstra'', crede che tutte coteste varianti provengano da ciò, che gl'ignoranti copisti hanno scambiato con ''coponem'' o ''cauponium'' il nome proprio di ''Coponem'' o ''Coponium'', a cui l’epigramma è diretto, e ci ha fornita la lezione, che a me pare la più probabile di quante altre.




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Parve al {{Ac|Marc-Antoine Muret|Mureto}}, e dietro lui, al {{Ac|Gerardo Giovanni Vossio|Vossio}}, al {{Ac|Giusto Lipsio|Lipsio}}, all’{{Ac|Moriz Haupt|Hauptio}} e allo {{Ac|Gustav Benjamin Schwab|Schwabio}}, che sotto il nome di Volusio nascondesse il poeta quel Tanusio Gemino, di cui parla {{AutoreCitato|Svetonio}}, ''in Iul. Cæsar.'', 9; {{AutoreCitato|Plutarco}}, ''in Cæsare'', XXII, e più chiaramente {{AutoreCitato|Seneca}}, ''Epist.'', XCIII; ed io tanto più mi confermo nella loro opinione, quanto più considero, che ingiusto ed invidioso sarebbe stato veramente Catullo, se avesse voluto parlare di quel Volusio, di cui par che senta rispetto Vatinio, nell’epistola a Cicerone, o di quell’altro che meritò il titolo di uomo insigne da {{Ac|Publio Cornelio Tacito|C. Tacito}}, lib. III, ed occupò tante cariche importanti nella repubblica.<section end="va17" />
Parve al {{Ac|Marc-Antoine Muret|Mureto}}, e dietro lui, al {{Ac|Isaac Vossius|Vossio}}, al {{Ac|Giusto Lipsio|Lipsio}}, all’{{Ac|Moriz Haupt|Hauptio}} e allo {{Ac|Gustav Benjamin Schwab|Schwabio}}, che sotto il nome di Volusio nascondesse il poeta quel Tanusio Gemino, di cui parla {{AutoreCitato|Svetonio}}, ''in Iul. Cæsar.'', 9; {{AutoreCitato|Plutarco}}, ''in Cæsare'', XXII, e più chiaramente {{AutoreCitato|Seneca}}, ''Epist.'', XCIII; ed io tanto più mi confermo nella loro opinione, quanto più considero, che ingiusto ed invidioso sarebbe stato veramente Catullo, se avesse voluto parlare di quel Volusio, di cui par che senta rispetto Vatinio, nell’epistola a Cicerone, o di quell’altro che meritò il titolo di uomo insigne da {{Ac|Publio Cornelio Tacito|C. Tacito}}, lib. III, ed occupò tante cariche importanti nella repubblica.<section end="va17" />