Pagina:Le Vicinie di Bergamo.djvu/12: differenze tra le versioni

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{{§|pre002}}</span>Le fonti, alle quali ricorsi in questo breve studio, ch’io non ardisco presentare che come un saggio di quel più che si potrebbe fare, sono di due specie:
{{§|pre002}}</span>Le fonti, alle quali ricorsi in questo breve studio, ch’io non ardisco presentare che come un saggio di quel più che si potrebbe fare, sono di due specie:


I. Gli ''Statuta Comunis Pergami''. Di questi possediamo una serie sufficientemente completa: basterà quindi che faccia di essi una rapidissima menzione<ref>È appena necessario ricordi, che dei nostri Statuti si occuparono il Rosa (''Leggi di Berg. nel M. Evo''; ''Stat. ined. d. Prov. di Berg.'') e il {{AutoreCitato|Giovan Battista Rota|Rota}} (''Bibliogr. d. Stat. d. Prov. di Berg.''), ai quali rimando per più ampie notizie.</ref>. E primamente citerò quello del 1248, che contiene disposizioni, le quali risalgono per lo meno al 1204, e che fu stampato nel vol. XIII parte II dei ''Monumenta Historiae Patriae''. Sfortunatamente ci giunse mancante delle prime sette ''Collationes'', di 53 capitoli dell’ottava e di 49 dell’ultima; onde siam certi di essere interamente all’oscuro di molte notizie assai preziose, perchè fra le più antiche. Malgrado questo esso mi fornirà il modo di istituire alcuni utili confronti cogli Statuti di un’epoca posteriore. — Da questo del 1248 noi discendiamo d’un tratto allo Statuto del 1331. La distanza, ne convengo, è indubbiamente assai notevole; tuttavia quest’ultimo ha il vantaggio di averci conservato lunghi ed importanti brani di quello del 1263, che andò perduto<ref>V. Append. al ''Perelassi'' p. 136 seg.</ref>, e
I. Gli ''Statuta Comunis Pergami''. Di questi possediamo una serie sufficientemente completa: basterà quindi che faccia di essi una rapidissima menzione<ref>È appena necessario ricordi, che dei nostri Statuti si occuparono il Rosa (''Leggi di Berg. nel M. Evo''; ''Stat. ined. d. Prov. di Berg.'') e il {{AutoreCitato|Giovanni Battista Rota|Rota}} (''Bibliogr. d. Stat. d. Prov. di Berg.''), ai quali rimando per più ampie notizie.</ref>. E primamente citerò quello del 1248, che contiene disposizioni, le quali risalgono per lo meno al 1204, e che fu stampato nel vol. XIII parte II dei ''Monumenta Historiae Patriae''. Sfortunatamente ci giunse mancante delle prime sette ''Collationes'', di 53 capitoli dell’ottava e di 49 dell’ultima; onde siam certi di essere interamente all’oscuro di molte notizie assai preziose, perchè fra le più antiche. Malgrado questo esso mi fornirà il modo di istituire alcuni utili confronti cogli Statuti di un’epoca posteriore. — Da questo del 1248 noi discendiamo d’un tratto allo Statuto del 1331. La distanza, ne convengo, è indubbiamente assai notevole; tuttavia quest’ultimo ha il vantaggio di averci conservato lunghi ed importanti brani di quello del 1263, che andò perduto<ref>V. Append. al ''Perelassi'' p. 136 seg.</ref>, e