Pagina:La capanna dello zio Tom, 1871.djvu/378: differenze tra le versioni
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avea veduto la pallida figura della madre sollevarglisi d’accanto al letto, avea sentito intorno alle dita la stretta di quei capelli, finchè innorridito, e colla fronte cospersa d’un freddo sudore, si precipitava dal letto. Nè dobbiamo meravigliarcene; lo stesso Vangelo non ci dice che Dio è amore, e che Dio è un fuoco consumatore, per significare che all’anima incallita nel male, l’amore perfetto è una tortura terribile, il sigillo, la sentenza della più atroce disperazione? |
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Maledetto! — mormorava Legrée fra se stesso, nel sorseggiare il suo ''punch'' — donde ebbe egli mai queste cose? Se quella ciocca di capelli non somigliasse affatto! credea di averla dimenticata. Possa morire se ne capisco un’acca — voglio essere impiccato se riesco a sbrogliar questo affare! Sono solo; chiamiamo Emmelina. Ella mi odia — la monachella! Che me ne importa? deve venire! |
"Maledetto! — mormorava Legrée fra se stesso, nel sorseggiare il suo ''punch'' — donde ebbe egli mai queste cose? Se quella ciocca di capelli non somigliasse affatto! credea di averla dimenticata. Possa morire se ne capisco un’acca — voglio essere impiccato se riesco a sbrogliar questo affare! Sono solo; chiamiamo Emmelina. Ella mi odia — la monachella! Che me ne importa? deve venire!" |
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Legrée, uscito dalla camera, si trovò in uno spazioso vestibolo, donde si spiccava una scala a chiocciola, che, anticamente, doveva esser magnifica; ma ora era guasta, sudicia, ingombra di casse e di ogni genere di rottami. I gradini, dileguando per l’oscurità, parea mettesser capo in luogo ignoto a tutti! Il lume pallido della luna entrava per un’imposta sovresso l’uscio; l’aria era fredda, malsana, simile a quella d’un sotterraneo. |
Legrée, uscito dalla camera, si trovò in uno spazioso vestibolo, donde si spiccava una scala a chiocciola, che, anticamente, doveva esser magnifica; ma ora era guasta, sudicia, ingombra di casse e di ogni genere di rottami. I gradini, dileguando per l’oscurità, parea mettesser capo in luogo ignoto a tutti! Il lume pallido della luna entrava per un’imposta sovresso l’uscio; l’aria era fredda, malsana, simile a quella d’un sotterraneo. |